Mercati ancora in rialzo, risalgono i tassi; L’economia USA va, la Fed costretta ad agire

 

MERCATO AZIONARIO

Le Borse internazionali hanno chiuso la settimana con un ulteriore risultato positivo. Questa appena conclusa è la terza settimana consecutiva con il segno più e la quarta sulle ultime cinque settimane. Gli indici recuperano dai profondi ribassi registrati nel primo semestre 2022 trainati ancora una volta dagli indici americani il meglio su tutti il Nasdaq con un + 2%.

Diamo allora un po’ di numeri che riepilogano la settimana appena trascorsa

 

Var % sett. Var % 2022
S&P 500 4.145 0,4% -12,3%
Nasdaq 100 13.208 2,0% -18,7%
Eurostoxx 50 3.725 0,5% -10,8%
FTSE MIB 22.587 0,8% -144%

 

Cosa ha dato impulso alle Borse in settimana?

Una buona spinta è stata data dalla stagione delle trimestrali, Secondo Factset, con l’87% delle società che hanno ormai rilasciato i dati, si nota come il 75% di esse abbia battuto le stime. Il contributo maggiore è stato prodotto soprattutto dal settore dell’Energy ma anche dal recupero dei Tecnologici. La stagione ha innescato quindi una ricopertura sui titoli azionari, effetto tra l’altro amplificato dalla chiusura di posizioni ribassiste da parte degli Hedge Fund. Anche il dato sul mercato del lavoro Usa si è mostrato estremamente forte: crescono i nuovi occupati (più del doppio rispetto al previsto) ed aumentano anche le retribuzioni orarie. Dati che non fanno presagire ad una recessione imminente anche se rimane l’incognita dell’inflazione. In Europa invece preoccupano i dati sugli indici Pmi di Eurozona: le prime quattro economie del vecchio continente sono scesi in settimana sotto quota 50. Gli analisti di S&P dichiarano che la “la produzione sta calando a ritmi preoccupanti in Germania, Italia e Franca”. Qualche preoccupazione infine arriva in settimana dallo scontro tra Cina e Usa dal fronte geopolitico: si riacuiscono le tensioni tra Stati Uniti e Cina dopo la visita a Taiwan della presidente della Camera dei rappresentati Nancy Pelosi.

 

MERCATO OBBLIGAZIONARIO

Dalla politica monetaria arrivano dei segnali di distensione circa il percorso di rialzo dei tassi di interesse. Dall’ultima riunione del Fomc si prevede un rialzo dello 0,75% a settembre per finire con uno slittamento del top previsto del 3,50%-3,75% a marzo 2023 anziché dicembre 2022. Questo ha portato un ulteriore positività sui settori azionari più sensibili ai rialzi dei tassi Nasdaq in primis

 

MERCATO DELLE MATERIE PRIME

Stornano in settimana tutte le materie prime legate al ciclo economico, in particolare degno di nota il meno 10% del petrolio dovuto alla preoccupazione degli investitori circa un probabile rallentamento economico. Fanno meglio l’oro che recupera qualche posizione chiudendo un con +0.5%.

 

MERCATO DELLE VALUTE

Il cambio Euro Dollaro resta ancorato in area 1,01-1,02 visto il differenziale di rendimento dei tassi tra Stati Uniti ed Europa. Per quanto riguarda le cryptovalute, il Bitcoin al momento si muove intorno alla soglia dei 23.000 dollari in calo rispetto ai massimi toccati lo scorso fine settimana. Rimane per ora quindi in laterale.

Dott. Alessandro Pazzaglia, Consulente Finanziario Indipendente, iscritto all’Albo delibera. 1081 del 18/04/2019. Info mail [email protected]




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