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venerdì , 18 Luglio 2025

Mercati e dati macro: segnali misti tra Usa, Europa e Asia. L’Eurozona torna a crescere nei servizi, ma resta debole la manifattura

Germania, ordini industriali in calo e vendite deludenti

Gli ordini industriali in Germania sono calati dell’1,4% a maggio, penalizzati da un effetto una tantum. A pesare ulteriormente sul quadro congiunturale tedesco sono arrivate anche le vendite al dettaglio, scese dell’1,6% nello stesso mese, ben oltre le attese degli analisti. Cala anche l’inflazione, attestandosi al 2,0% a giugno, mentre i prezzi delle importazioni sono diminuiti dell’1,1%.

Nonostante queste debolezze, alcuni segnali positivi emergono dal settore manifatturiero: i nuovi ordini in Germania sono cresciuti al ritmo più veloce degli ultimi tre anni, e l’attività nei servizi ha mostrato una stabilizzazione a giugno. Tuttavia, persistono problemi occupazionali nel comparto.

Lagarde: rafforzare l’economia per sostenere l’euro

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che per rafforzare il ruolo globale dell’euro serve una maggiore solidità dell’economia dell’Eurozona. Una moneta forte necessita infatti di fondamentali economici solidi.

In questo senso, dalla BCE arriva anche la conferma che eventuali ulteriori tagli dei tassi saranno “contenuti”, secondo quanto dichiarato da Martins Kazaks, membro del Consiglio direttivo.

Intanto, l’inflazione dell’Eurozona si sta muovendo verso il target della BCE, mentre i nuovi ordini — secondo i PMI — risultano stabili per la prima volta negli ultimi tre anni.

Eurozona: servizi in ripresa, manifattura ancora debole

A giugno il settore dei servizi nell’Eurozona è tornato a crescere, trainato da segnali positivi in Germania e dalla Spagna, dove si è registrata la crescita più rapida del comparto.

In contrasto, la manifattura continua a mostrare un quadro disomogeneo: se da un lato l’intera Eurozona dà segnali di ripresa, la Francia evidenzia un ulteriore indebolimento, l’Italia vede peggiorare la contrazione nel settore, mentre la Germania cresce grazie ai nuovi ordini, pur restando debole sul fronte occupazionale.

Italia: occupazione in calo, inflazione stabile

In Italia il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 6,5% a maggio, superando le attese. L’inflazione di giugno invece ha mostrato una lieve accelerazione, attestandosi all’1,7% su base annua, in linea con le previsioni Istat.

Spagna e Germania: disoccupazione in miglioramento

La Spagna registra un calo della disoccupazione a giugno, mentre in Germania il dato aumenta, ma meno del previsto. Entrambi i Paesi mostrano segnali misti, ma con tendenza positiva nel settore dei servizi.

Stati Uniti: servizi in crescita, ma l’occupazione frena

Negli Stati Uniti, il settore dei servizi è cresciuto a giugno grazie alla ripresa degli ordini. Secondo l’Institute for Supply Management (ISM), l’indice PMI non manifatturiero è salito a 50,8 da 49,9 di maggio, superando le aspettative (50,5). La soglia dei 50 punti separa l’espansione dalla contrazione. Tuttavia, l’occupazione nel comparto si è contratta per la terza volta quest’anno, segnalando l’incertezza che ancora pesa sulle decisioni aziendali, soprattutto in vista della scadenza della pausa di 90 giorni imposta da Donald Trump sui dazi reciproci.

Mercato del lavoro USA: sorpresa positiva a giugno

La crescita dell’occupazione negli Stati Uniti ha superato le attese: gli occupati non agricoli sono aumentati di 147.000 unità a giugno, contro i 110.000 previsti dagli economisti (con un range stimato tra 50.000 e 160.000). Anche il dato di maggio è stato rivisto al rialzo (da 139.000 a 144.000). Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, confermando la solidità del mercato del lavoro. Tuttavia, la dinamica generale dell’occupazione è in rallentamento, con le imprese ancora caute nelle assunzioni. I licenziamenti restano su livelli bassi, segno che i datori di lavoro preferiscono trattenere i dipendenti dopo le difficoltà nel reperire manodopera nel periodo post-pandemia.

Cina e Giappone: segnali contrastanti dall’Asia

In Cina, il PMI manifatturiero ha mostrato una sorprendente crescita a giugno, pur restando esposto alle difficoltà legate alle tariffe. In Giappone, invece, la produzione industriale è aumentata a maggio, ma meno del previsto.

I mercati finanziari: borse positive, rendimenti in calo

La giornata si è chiusa con segni positivi sui principali listini:

Indice Ultimo valore Variazione Giornaliera Variazione da Inizio Anno
MSCI World 4.063,04 +0,67% +10,77%
S&P 500 6.279,35 +0,85% +7,50%
Nasdaq 100 22.641,89 +1,00% +9,26%
Euro Stoxx 50 5.343,15 +0,46% +11,89%
FTSE Mib 39.943,15 +0,40% +20,85%

Sul fronte obbligazionario, i rendimenti sono in calo:

  • Treasury decennale USA: +5,08 pb a 4,34%

  • Bund decennale tedesco: -4,00 pb a 2,58%

  • BTP decennale italiano: -6,00 pb a 3,48%

Tra le materie prime:

  • Oro: in calo dello 0,92% a 3.326,31 dollari

  • Petrolio: -0,77% a 68,13 dollari al barile

Infine, l’euro si è leggermente indebolito sul dollaro, scendendo dello 0,35% a 1,18 EUR/USD.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario autonomo, www.pazzagliapartners.it

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