Nel Pordenonese il trend demografico più consistente Fvg

PORDENONE – Le sfide economico-infrastrutturali che il Pordenonese dovrà sostenere nell’immediato trovano ragione anche nella fredda e incontrovertibile logica dei numeri, indicatori socio-demografici ed economici che spesso, come vedremo, sorreggono il trend regionale.

Basti pensare alla demografia: dal 1991 al 2018 il peso della Destra Tagliamento è cresciuto sistematicamente dal 22,9% al 25,6% sul totale regionale. Il suo contributo è stato fondamentale per la crescita della popolazione con un saldo demografico 1981-2018 di + 37 mila abitanti, a fronte di un saldo regionale di + 17 mila.

Le cifre sono contenute nello studio commissionato dalla Territoriale di Confindustria che sarà presentato il 14 dicembre prossimo in anteprima alla stampa (ore 11 Unindustria Pordenone con il Presidente, Michelangelo Agrusti, il Direttore Generale, Paolo Candotti e Sergio Maset, autore dello studio) e successivamente in un convegno dal titolo «Connettere Pordenone all’Europa – Infrastrutture leva strategica di competitività e di nuovo sviluppo» (ore 17.45 sala convegni sempre in piazzetta del Portello).

Pordenone, inoltre, è l’area con la quota più elevata di giovani (13,5% a fronte di un dato regionale del 12,2%) e presenta un numero medio di figli per donna sistematicamente più alto rispetto al dato complessivo regionale (1,41 contro 1,33 nel 2016).

Considerando il tasso di occupazione, nella provincia di Pordenone presenta gli indici più elevati della regione Friuli Venezia Giulia (68,6%, 3 punti percentuali in più del dato complessivo regionale), con una crescita costante del numero di occupati nell’ultimo triennio.

Sul versante produttivo la realtà pordenonese è caratterizzata da aziende medio-grandi in misura distintiva rispetto al resto della regione, in particolare nell’ambito manifatturiero. È localizzato nel Pordenonese il 26% delle unità locali di industria e servizi, considerate nel loro insieme.

Il peso del Territorio sul totale regionale cresce al 29% prendendo in esame il solo settore industriale, al 32% considerando le unità locali di industria e servizi con almeno 50 addetti. Restringendo il campo al “solo” settore industriale, risulta localizzato a Pordenone il 41% delle unità locali dell’industria con almeno 50 addetti. Viene quindi confermato il ruolo di Pordenone come primo Territorio in regione per la media e grande impresa manifatturiera.

Elementi di tenuta e crescita socio-economica notevoli spiega il Presidente Agrusti «nonostante un evidente deficit infrastrutturale che va colmato per consentire a Pordenone e all’intera regione di diventare il vertice orientale del nuovo triangolo economico industriale del paese».




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