Protesta contro le chiusure: Marchiori “iniziativa composta e nel rispetto delle regole”. Il video
PORDENONE – “Venuti a conoscenza delle invettive inviate al sindaco Alessandro Ciriani ed al sottoscritto su Facebook come ‘untori’ per aver organizzato recentemente la manifestazione di protesta con le categorie economiche in piazza XX Settembre, mi corre l’obbligo fare alcune precisazioni”. Comincia così la nota del presidente di Ascom-Confcommercio provinciale, Alberto Marchiori.
“a) La manifestazione lanciata in un primo momento dal Sindaco era stata, nonostante le adesioni, sospesa.
b) L’Ascom-Confcommercio venuta a conoscenza di questa iniziativa e della conseguente sospensione, onde evitare manifestazioni spontanee che potessero degradare e arrecare danni alla Città, ha ritenuto
(sentito il Sindaco) di farsi carico dell’iniziativa (al mattino peraltro ne aveva fatta una a Trieste di carattere Regionale) e quindi assumersi la responsabilità dell’organizzazione e guidare l’evento insieme agli altri attori.
c) La richiesta inoltrata alla Questura non poteva minimamente tener conto di una presenza così consistente (circa 3.500 persone). Ciò nonostante il comportamento delle persone è stato emblematico per la compostezza e per il rispetto delle regole (lo dimostra il fatto che non sono state elevate sanzioni nonostante l’imponente presenza di forze dell’ordine).
d) I toni dei vari interventi erano forti ma comunque sempre improntati al rispetto delle regole e delle Istituzioni. In tal senso il Questore si è complimentato con noi e con i partecipanti per il senso civico dimostrato”.
“Ci rendiamo conto – sottolinea Marchiori – che è incominciata la campagna elettorale per le Comunali e che quindi si voglia combattere l’avversario con ogni mezzo ma non riteniamo corretto e seri, scherzare con tematiche che hanno a che fare con la salute di tutti; salute fisica ed economica. Anche l’attuale declassamento in zona arancione meriterebbe un ulteriore sussulto di protesta non solo da parte degli imprenditori ma da tutta la cittadinanza. I temi all’ordine del giorno non appartengono a nessun schieramento politico in particolare ma a tutti i cittadini.
Chiunque ne voglia fare strumento di campagna elettorale sappia che la Gente è stanca di questi continui litigi e pretende da chi ci amministra e anche da chi è all’opposizione maggiore serietà e senso del dovere. La tensione è molto alta e chi si diletta a fare i vari ‘Post’ rischia di gettare benzina sul fuoco auto-investendosi del ruolo di paladini della salubrità e del benessere. Evitiamo da persone civili di esasperare i toni, in questo momento non c’è bisogno di contrapposizione ma di unione d’intenti”.