Ragazzini distruggono i locali del Parini: “ci annoiavamo”

PORDENONE – Dieci ragazzini tra i 13 e i 17 anni hanno imbrattato, danneggiato e depredato i locali dell’ex istituto scolastico paritario “Parini e Alfieri” di via Vesalio 1 a Pordenone. La scuola da diversi anni non è più attiva.

La Polizia di Stato di Pordenone ha identificato rapidamente i 10 minorenni – quattro dei quali neppure quattordicenni – e li ha segnalati e deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste per furto, danneggiamento e invasione di terreni o edifici.

Disarmanti e sconcertanti le motivazioni addotte dai minori sulla loro condotta. I ragazzi hanno raccontato ai poliziotti delle “Volanti”, presenti i loro genitori, che essendo quasi al termine dell’anno scolastico ed annoiandosi avevano deciso di divertirsi distruggendo, imbrattando e vandalizzando lo stabile dell’ex istituto scolastico.

Questi i fatti: nella serata di domenica 27 maggio un cittadino ha chiamato la Polizia dopo aver notato un andirivieni di persone sospette all’esterno della sede dell’ex istituto.

Sul posto è subito intervenuta una “Volante” della Polizia. Gli agenti, entrati nello stabile, hanno verificato che la struttura era stata gravemente vandalizzata e depredata.

Infatti, in sede di sopralluogo effettuato anche da personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, si riscontrava come i corridoi fossero stati messi a soqquadro e i muri delle aule imbrattate da scritte blasfeme.

Risultavano, altresì, gravemente danneggiate e rotte una statua in gesso raffigurante la Madonna, 3 crocifissi e 2 quadri, uno raffigurante il Parini e l’altro di arte sacra.

Gli agenti inoltre hanno riscontrato il furto di vario materiale, tra cui 2 proiettori, 2 computer e 2 casse amplificate.

Sono state avviate immediate indagini per individuare i responsabili delle vandalizzazioni e dei furti.

Nella giornata seguente del 28 maggio gli agenti, tornati all’interno dell’edificio scolastico, vi hanno sorpreso una coppia di giovani, un ragazzo ed una ragazza 17enni. Il ragazzino aveva delle tronchesi nascoste sotto i vestiti.

Lo sviluppo delle indagini ha permesso di stabilire che altri tre ragazzi 17enni avevano trafugato parte della refurtiva, nascosta presso le rispettive abitazioni ed all’interno di un armadio posto dentro lo stesso istituto.

Il muro di omertà tra i giovani cedeva, consentendo di chiudere definitivamente il cerchio investigativo nelle giornate del 29 e 30 maggio, con il rintraccio e l’identificazione di altri 5 ragazzini, quattro dei quali di età inferiore a 14 anni, a vario titolo coinvolti nei danneggiamenti, imbrattamenti e furti.

La refurtiva è stata recuperata e affidata in custodia giudiziale agli aventi diritto.




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