PORDENONE – I comuni di Pordenone e San Quirino, l’Esercito, la Regione e il Demanio hanno avviato il percorso che porterà nel 2021 alla progettazione – e negli anni successi alla costruzione – di una nuova caserma «green» nell’area addestrativa della Comina. Lì traslocheranno i militari della Mittica di via Montereale, liberando uno spazio di 12 ettari «che il Comune – ha annunciato il sindaco Alessandro Ciriani – trasformerà in un polmone verde con servizi per la città per dare finalmente sollievo e respiro a un quartiere densamente urbanizzato. Ci vorranno anni, ma se prima sembrava solo una suggestione, ora la strada è concretamente tracciata».
La notizia è emersa da un incontro online tenutosi nei giorni scorsi tra i protagonisti dell’operazione. Un vertice preliminare che anticipa, la prossima settimana, l’approvazione da parte del Comitato paritetico misto (l’organo che ha il compito di esaminare i programmi delle installazioni militari) del progetto della nuova caserma da circa 7 milioni che l’Esercito costruirà appunto in Comina. Il via libera da parte del Comitato darà la possibilità di avviare la progettazione già quest’anno.
«Inoltre – spiega l’assessore Cristina Amirante – abbiamo stabilito che firmeremo un protocollo d’intesa che sancisce la dismissione della vecchia Mittica e stabilisce che verrà ceduta in tutto o in parte alla Regione in prima battuta (un passaggio tecnico obbligato) e poi al Comune, a titolo gratuito. Ciò in cambio delle opere a supporto della nuova caserma in Comina, come fognature e viabilità, che il Comune capoluogo si impegna a fare».
La nuova caserma sorgerà in Comune di San Quirino, al confine con quello di Pordenone e prevede anche alloggi per i militari. Il Governo centrale, infatti, qualche anno fa ha deciso di dismettere una serie di vecchie caserme per sostituirle con nuove strutture moderne e verdi.
«In questi mesi – spiega ancora Ciriani – abbiamo lavorato intensamente per dare il là all’operazione e avere libera l’area della Mittica, anche grazie al nostro impegno siamo tra le poche città in Italia selezionate dalla Difesa per realizzare veramente i progetti. Amministriamo il quotidiano – continua – ma progettiamo anche la Pordenone del futuro. Vogliamo riparare i guasti e i danni di uno sviluppo urbanistico e edilizio che dagli anni ’60 in poi si è svolto in modo disordinato e anarchico. La zona dell’ospedale ne paga in modo particolare le conseguenze e lì non ci entra più nemmeno uno spillo.
Progetteremo perciò una grande area verde, un nuovo pezzo di città, e assieme ai cittadini e agli esperti vedremo che servizi utili insediare per la Pordenone non dei prossimi dieci, ma dei prossimi cento anni». Già lunedì il Comitato paritetico dovrebbe dare il via libera al progetto della nuova Mittica, un atto che costituisce appunto il primo passo di tutta la partita.