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sabato , 26 Aprile 2025

Concerto Quartetto Thumos il 14 a Villa Correr Dolfin

PORCIA – Lunedì 14 aprile 2025, alle 20.30, nel Salone della Barchessa di Villa Correr Dolfin a Porcia, si terrà il Concerto Quartetto Thumos.

Per l’occasione Francesca Boscarato (violino), Simone Ceriani (violino), Sebastiano Favento (Viola) e Alessandro Mauriello (violoncello) eseguiranno il Quartetto per archi Op. 64 n. 5 in Re maggiore “Lerchen” di Haydn e il Quartetto D810 in Re minore “La morte e la fanciulla” di Schubert.

INGRESSO LIBERO

PROGRAMMA CONCERTO

Il Quartetto per archi Op. 64 n. 5 in Re maggiore “Lerchen” (L’allodola), uno dei più popolari tra i quartetti per archi di Haydn, deve il suo il soprannome all’armoniosa ispirazione e alla graziosa melodia eseguita dal primo violino evocante il canto di questo uccelletto campagnolo che Shakespeare chiamava “La messaggera dell’alba”.

Il primo movimento è caratterizzato da una piacevole e aerea melodia, di facile memorizzazione, sulla quale Haydn costruisce tutto il movimento; il “tema allodola” viene sviluppato in una serie di progressive espansioni melodiche e di effetti ritmici. Il successivo Adagio presenta un tema lirico, profondamente meditativo; ritorna il motivo originale con nuove elaborazioni. Il Minuetto assume le caratteristiche di un ballo agreste; l’atmosfera viene contrastata dalla tonalità in minore del Trio.

Il gioioso movimento finale è un frenetico rincorrersi in una sorta di moto continuo. Anche nel terzo e nel quarto movimento i temi presentano tra loro alcune somiglianze determinando così un senso di continuità in tutta la composizione.

Quando compose il Quartetto D810 in Re minore, Schubert era affetto da un’infezione che sapeva essere incurabile. La partitura, che reca il sottotitolo “La morte e la fanciulla”, è quindi dominata da un senso di angoscia ossessiva e inesorabile.

Il cuore di questo capolavoro è il secondo movimento ‘Andante con moto’: si tratta di una sequenza di cinque variazioni basate su un tema della canzone di Schubert ‘Der Tod und das Mädchen, composta nel 1817, che si presenta come un dialogo tra una ragazza, che supplica di essere risparmiata, e la Morte, che le assicura di essere un’amichevole consolazione tra le cui braccia la giovane presto riposerà. L’implacabile figura del Mietitore viene espressa da un tema lento, simile a un inno e accompagnato da cupi accordi in tonalità minore, per poi venire magistralmente elaborato ed esteso nelle sezioni seguenti.

Gli altri tre passaggi dell’opera, un ‘Allegro’ iniziale, un breve ‘Scherzo’ nel terzo movimento e un ‘Presto’ che funge da epilogo, assumono caratteristiche rapide, turbolente e dominate dalla tonalità principale di Re minore.

Il finale è modellato sulla tarantella, danza popolare nata dall’idea che una persona morsa da una tarantola velenosa danzasse in una frenesia di delirio indotta dal veleno. Nel primo periodo romantico di Schubert, questo tipo di ballo era diventato il simbolo di una vorticosa danza della Morte.

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