SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA – Negli ultimi anni, il mondo del credito ha beneficiato di forti sostegni da parte del governo nazionale e comunitario. Risorse da cui Friulovest Banca voleva ad ogni costo diventare indipendente, per rendere l’istituto ancora più autonomo, forte ed efficace.
“Con grande orgoglio, possiamo annunciare che il 2017 ha rappresentato la svolta – è il commento del direttore generale Severino Neri -: Friulovest Banca è riuscita a chiudere in utile al netto dei 2,4 milioni di euro dell’Unione Europea, che pesavano sull’esito positivo dell’anno precedente. Questo è sinonimo di salute, ma anche di qualità nelle relazioni con la nostra clientela, dal momento che le cifre che sono state prodotte derivano esclusivamente dalla capacità di intermediazione del denaro e dai servizi erogati ai soci, con il comparto assicurativo che ha conosciuto un ulteriore boom, tanto che nel segmento specifico abbiamo raggiunto i vertici delle classifiche nazionali nel comparto delle Bcc”.
Una crescita tanto più di qualità in quanto avviene in un periodo storico in cui il rapporto di fiducia tra le banche e la clientela è messo a dura prova.
In sintesi, il bilancio, che l’assemblea dei soci di oggi, 26 maggio, – appuntamento dalle 16.30 nella sede dei Vivai Cooperativi Rauscedo – andrà ad approvare, vanta oltre 3 milioni di utile, che corrisponde a un ritorno del capitale (ROE) attorno al 5%.
“Adesso affrontiamo la sfida del Gruppo in cui stiamo per entrare – haaggiunto Neri -: vogliamo continuare a coniugare la mutualità e la cooperazione con la forza delle famose “cento banche” che si unificano. Una massa critica che consentirà di andare sui mercati a reperire capitali, divenendo sempre più punti di riferimento per la sicurezza del risparmiatore”.
Circa il credito, pur avendo erogato prestiti con ritmi di crescita molto significativi, la sua qualità è sempre molto alta. La media nazionale del rapporto tra il credito deteriorato e gli impieghi è sotto il 20 per cento, il Gruppo bancario di cui fa parte l’istituto sangiorgino si attesta al 17 per cento, mentre Friulovest Banca è già oggi al 5,3%, cioè la metà dei parametri inderogabili che saranno introdotti entro il 2021.
“Valuteremo con attenzione i prossimi passi da fare – ha affermato il direttore generale -, ponderando anche possibili aggregazioni che potrebbero portare a una crescita di tipo industriale, maggiori servizi alla clientela e ulteriore espansione territoriale se fosse funzionale alla nostra progressione”.
Ultimo capitolo sui servizi: pur continuando a ragionare secondo i principi ispiratori del Credito Cooperativo, ne sono disponibili sempre di nuovi come la vendita dell’energia e del gas. Fiore all’occhiello di questo percorso resta la Mutua Credima: “Ereditiamo dal compianto Vinicio Milan, scomparso tre mesi fa, numeri e valori significativi che, con orgoglio, cercheremo di sviluppare ulteriormente”, ha concluso Neri.