“La Cucina delle dimore storiche friulane”, evento Accademia Cucina

PORCIA – Importante evento letterario nella fascinosa cornice del Castello di Porcia dove è stata aperta la sala delle segrete del maniero per presentare il volume di Carlo del Torre: ‘La cucina nelle dimore storiche friulane’, edito dalla Società Filologica Friulana.

L’incontro è stato promosso dalla delegazione di Pordenone dell’Accademia della cucina nell’ambito dell’attività di programma dedicata alla settimana della cultura friulana.

Gli ospiti sono stati ricevuti del principe Guecello di Porcia e Brugnera, esponente dell’Associazione dimore storiche che ha illustrato la storia del castello con cenni alle tradizioni culinarie di famiglia, documentate nella raccolta di ricette Il credenziere.

Alla delegata dell’Accademia Cristina Sist il compito di dialogare con l’autore del libro del Torre (nuovo delegato del sodalizio di Gorizia) il quale ha ricordato come le ricette pubblicate siano in gran parte inedite e a queste siano stato aggiunti un commento e qualche suggerimento pratico, così da scoprirle con la voglia e il piacere di cucinarle in casa.

Sono stati consultati, grazie alla disponibilità dei proprietari, oltre venti ricettari da cui sono state tratte solo alcune delle ricette più significative riportandole nella lingua e nel testo del manoscritto.

Fra queste, alcune sono state lette e commentate dalla delegata Sist e dal consulente nazionale dell’Accademia Stefano Zanolin. Dal canto suo il direttore del Centro studi territoriale Giorgio Viel ha posto l’accento sull’importanza di curare questi eventi e le relative pubblicazioni.

Tra le ricette citate per il Friuli occidentale il risotto con le quaglie, lo strudel di patate al burro, il pasticcio di pollo alla russa ricco e il budino di Westfalia.

Il momento conviviale è stato curato da Coquina Floreani che ha presentato ai commensali gustose pietanze tratte dal volume di Carlo del Torre sulla base dei ricettari delle dimore nobiliari del Friuli.

La serata è stata, poi, allietata da intermezzi musicali a cura del duo Doppi Cori di Fontanafredda, con Martina Zaccarin voce soprano e Luciano Russo al Liuto.




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