VILLOTTA DI CHIONS – EPS ha aperto ieri il confronto sul tema dello sviluppo sostenibile con tre classi di quinta superiore dell’istituto di Udine in visita agli stabilimenti.
Sono stati costruiti tre percorsi che hanno condotto i ragazzi, partendo dalla spiegazione del modello di economia circolare adottato in azienda, a conoscere le attività per la sostenibilità attivate su prodotti e processi. La visita è stata una occasione per approfondire il modo in cui prende vita un prodotto ad iniezione plastica in PET riciclato.
Come ha spiegato Lorena Zambon CEO di EPS “è importante per noi che lavoriamo la plastica, parlare alle nuove generazioni del nostro approccio alla sostenibilità perché sentiamo la responsabilità di condividere le nostre conoscenze tecnologiche e umanistiche utili a diffondere questi concetti che riguardano tanto l’economia quanto l’ambiente e la società”. Così si è parlato di come va ribaltato il paradigma per cui la plastica non va pensata solo a fine vite, ma nell’interezza del suo ciclo di utilizzo.
Definire un approccio che si muove lungo tutta la catena del valore dello stampaggio di particolari in plastica durevole, significa sia che i prodotti devono essere progettati sin dall’inizio per un consumo consapevole, sia orientare le scelte che sono alla base della loro produzione in modo sostenibile verso processo, persone, ambiente e contesto sociale.
Un modello responsabile che è trainato dall’innovazione, il riuso e il riciclo, attraverso l’uso di bio materiali e di plastica seconda vita, l’uso di energia prodotta con il nuovo impianto fotovoltaico, la digitalizzazione dei processi e il loro costante efficientamento. Un approccio che non trascura che l’azienda è fatta di persone che ne sono parte integrante per competenza e valore e che si fonda sul rispetto del territorio, con il quale EPS desidera mantenere un saldo rapporto di integrazione e continuità.
La visita è inserita in un piano di incontri per l’integrazione tra scuola e lavoro, che tra febbraio e marzo, sta portando in EPS circa 200 studenti delle scuole della provincia di Pordenone e Udine.