Polcenigo, la lotta al’inquinamento da plastica parte dalla scuola

POLCENIGO – L’Amministrazione comunale di Polcenigo, nel suo piccolo, vuole dare un segnale per contrastare l’inquinamento da plastica nell’acqua e nell’aria.

Una situazione che ormai è diventata drammatica a livello mondiale. Infatti, secondo i dati 2018 del programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, circa il 95% dei rifiuti in mare è costituito dalla plastica. Il WWF stima che nel nostro Mediterraneo finiscano ogni giorno l’equivalente di circa 33mila bottigliette di plastica, ovvero l’equivalente di 570mila tonnellate di plastica all’anno. Se la rotta a livello mondiale non verrà invertita è ipotizzabile che nel 2050 nel mare sarà presente più plastica che pesci.

I pericoli per tutto l’ecosistema terrestre sono ormai noti e derivano principalmente dalle famigerate microplastiche, ovvero dai minuscoli frammenti che sono la conseguenza del processo di degradazione della plastica. Questi frammenti non solo vengono ingeriti da pesci e dagli altri abitanti del mare, ma possono essere trasportati dal vento e quindi inalate anche dall’uomo, oltre ovviamente essere ingeriti con acqua e cibo. Si stima che ogni settimana ciascuno di noi ingerisca 5 grammi di plastica, l’equivalente di una carta di credito, con impatti potenzialmente molto pericolosi per la nostra salute.

“Per questi motivi – sottolinea l’assessore all’Istruzione Oliva Quaia – abbiamo scelto ancora una volta di partire dalla scuola e dai giovani per cercare di generare un processo positivo di educazione e sensibilizzazione verso gli adulti. Inizieremo con un’azione simbolica, ovvero con il fornire a ciascun alunno una borraccia in alluminio personalizzata con il proprio nome e cognome, con il logo del Comune e con quello dei Borghi più Belli d’Italia di cui Polcenigo fa parte”.

Con la borraccia verrà consegnato un piccolo vademecum che spiegherà in modo semplice quali sono i comportamenti virtuosi da adottare per consumare meno plastica. Questo costituirà un primo invito agli studenti per portarsi l’acqua del rubinetto da casa o prendendola direttamente a scuola, vista anche l’ottima qualità della nostra acqua pubblica, evitando di acquistare bottiglie o altri contenitori in plastica. Un modo economico, sano ed intelligente per ridurre sprechi ed inquinamento.

“Verrà poi attivata una seconda fase – evidenzia il sindaco Mario Della Toffola – tendente a sostituire nei distributori automatici presenti presso la scuola (e negli altri stabili comunali) tutte le componenti non riciclabili, sostituendo ad esempio i bicchieri di plastica con bicchieri di carta e le paline di plastica per girare il caffè con quelle di legno”.

Infine verranno organizzati alcuni incontri tematici per sensibilizzare gli studenti, i loro genitori e tutti i cittadini sui rischi delle microplastiche e dell’inquinamento da plastica.




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