Rispetta l’ambiente, produce energia pulita e rinnovabile dai residui organici, senza sprechi e odori, e può immettere nella rete elettrica fino a 300 kilowatt l’ora, soddisfando il fabbisogno di 900 famiglie.
E’ il nuovo impianto di biogas – indicato dall’Ue tra le fonti che garantiscono autonomia energetica e riduzione dell’inquinamento – inaugurato a Palse dai Principi di Porcia, realtà leader nel campo dell’agricoltura sostenibile, alla presenza di circa 300 persone.
Ma l’azienda guarda già avanti, al biometano, al quale i Principi hanno dedicato un convegno nazionale con importanti partner, poiché costituisce «la nuova frontiera dell’agricoltura e dell’industria “green” – ha spiegato il Principe Guecello di Porcia – una grande opportunità che il nostro settore deve cogliere e che avrà importanti ricadute positive per imprese, ambiente e cittadini».
IMPIANTO BIOGAS – Realizzato dall’italiana Ies Biogas, l’impianto completa il ciclo di autosufficienza dell’azienda. Contemporaneamente vengono prodotti energia termica per il teleriscaldamento e fertilizzante naturale di qualità, perpetuando il ciclo energetico virtuoso. Per il vicesindaco di Porcia Giuseppe Moras, che ha fatto le veci del Primo cittadino Giuseppe Gaiarin, «l’impianto pare proprio avere le caratteristiche di salvaguardia del nostro territorio. L’utilizzo delle energie rinnovabili ci trova assolutamente favorevoli». In Italia il settore del biogas agricolo è dal 2012 il terzo al mondo dopo Cina e Germania con 4,5 miliardi di euro in investimenti, oltre mille impianti realizzati in aziende agricole e circa 900 MegaWatt di potenza installata. Creati in pochi anni quasi 12 mila posti di lavoro stabili, in virtù di una filiera estesa che, con il biometano, va dalla meccanizzazione agricola a ai produttori di veicoli. Un crescita occupazionale che ha riguardato anche i Principi di Porcia.
CONVEGNO BIOMETANO – «Il convegno “Biometan Day” organizzato assieme ai main partner e agli sponsor – ha spiegato il Principe Guecello di Porcia – vuole essere un punto di incontro e approfondimento. Per questo abbiamo coinvolto tutta la filiera e creato le premesse per un lavoro di squadra tra ricerca e agroindustria». Ottenuto dalla raffinazione del biogas, il biometano ha caratteristiche e condizioni di utilizzo equivalenti a quelle del gas metano. Può essere immesso nella rete del gas naturale e utilizzato come biocarburante avanzato nei trasporti e in meccanica agraria. Al meeting hanno partecipato diverse personalità e realtà del settore, tra cui il presidente regionale di Confagricoltura, Claudio Cressati, Ies Biogas e Fiat Chrysler Automobiles, leader in Europa nel mercato delle vetture e veicoli commerciali leggeri a metano. Presente anche l’assessore regionale alle risorse agricole Cristiano Shaurli che ha parlato dei Principi come «esempio tra i più importanti in regione in fatto di energie rinnovabili» e agricoltura eco-sostenibile, mentre il presidente del Consorzio italiano Biogas, Piero Gatti, ha sottolineato che «senza una rivoluzione green di tutta l’agricoltura, come quella che sta attuando questa azienda, non saremo competitivi». Partner e sponsor dell’iniziativa anche New Holland, Iveco, Ab Energy, Aon, Storti, Vogelsang, Huning, Schauman Bioenergy, Informatore agrario, Alfa teloni, Flygt, Paviotti , Allianz, Maschio Gaspardo, Endress Hauser, Pioneer.
VOCAZIONE GREEN – Il nuovo impianto e il convegno sono tasselli di una politica dei Principi di Porcia incentrata su forti investimenti nelle tecnologie verdi fin dal 2009 nei due poli aziendali di Porcìa (la cantina, dove è stata anche potenziata la centrale idroelettrica) e Azzano Decimo (la fattoria, dotata di 2500 metri quadrati di fotovoltaico e del primo impianto di biogas). Investimenti che permettono una produzione interamente sostenibile e rispettosa dell’ambiente circostante, tanto che i Principi è la prima azienda in Italia ha vantare la certificazione Iso 50001 e a veicolare l’etichetta Energy saving company sui propri vini e prodotti. Una certificazione green che si aggiunge ad altri numerosi progetti e riconoscimenti nazionali, tra cui un premio di Legambiente, che valorizzano le produzioni di qualità a basso impatto ambientale.