Riparte Fila a Teatro, il 13 gennaio a Zoppola le fiabe del passato
ZOPPOLA – Gli ingranaggi di Molino Rosenkranz non hanno smesso di girare durante le festività natalizie, anzi: creatività e fantasia hanno regalato momenti di gioia e di emozione in diversi teatri e piazze del territorio regionale e nazionale.
L’inizio del nuovo anno vede anche la riprese della rassegna FILA A TEATRO che l’Associazione Culturale e Compagnia teatrale di Castions di Zoppola, diretta da Roberto Pagura, organizza ormai da quattro anni collaborazione con i Comuni di Maniago e Zoppola, il Teatro Ragazzi G. Calendoli Onlus e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.
I prossimi due spettacoli di FILA A TEATRO sono “UCCI UCCI POLLICINO E ALTRE FIABE” in programma domenica 13 gennaio nel Teatro comunale di Zoppola, alle 16.00, e “UBU BRAT.
Buffa storia di un burbero briccone”, venerdì 18 gennaio, alle 21.00, nel bellissimo teatrino del Castello di Valvasone, al quale si attribuisce il primato di teatrino più piccolo del mondo. Datato 1791, questo gioiellino architettonico è il solo esempio di teatro privato del XVIII secolo ancora esistente. I posti in Castello sono limitati, quindi si consiglia vivamente la prenotazione!
Presentato dalla Compagnia veneta Stivalaccio Teatro, “UCCI UCCI POLLICINO E ALTRE FIABE” racconta di due bambini, Emilio e Susanna, e di come vivono la paura in modo diverso. Entrambi hanno ascoltato il racconto della fiaba di Pollicino e, nel buio della loro stanza da letto, s’immaginano l’arrivo dell’Orco. Emilio è terrorizzato mentre Susanna è eccitata e pronta ad affrontare il terribile mostro. L’importante è non dormire, per non farsi cogliere impreparati! Ma come fare? Per non addormentarsi le provano di tutte ma con scarsi risultati. Poi l’idea! L’unica cosa che può tenerli svegli è la paura stessa!
Cominciano così a raccontarsi le storie che più li terrorizzano, condite da streghe, fantasmi e genitori crudeli! La paura diventa così un gioco in cui i due bambini si troveranno a recitare e inventare, fino a dimenticarsi dell’Orco, o meglio, a saperlo affrontare con il sorriso.
Un tuffo nelle fiabe della tradizione, da Collodi a Calvino passando dai ricordi dei nostri nonni. Fiabe tramandate di bocca in bocca, assaggiate e masticate bene bene, per restituirle in una forma nuova e originale cercando però di mantenerne il sapore antico. Tra orchi affamati, streghe, e bambini astuti, faremo un salto in dietro nel tempo, quando le storie venivano raccontate davanti al caminetto, o a letto prima di addormentarsi.
E’ un lavoro di Michele Mori, che cura anche la regia, e Sara Allevi. Sul palco, oltre a Mori anche Anna De Franceschi con allestimento scenico e oggetti di Woodstock Teatro.
Ingresso unico: € 5,00
Ingresso famiglia di 4 persone: € 16,00
I bambini sotto i 3 anni entrano gratis
Liberamente ispirata a Ubu Roi di Alfred Jarry, “UBU BRAT. BUFFA STORIA DI UN BURBERO BRICCONE” è una satira grottesca che a fine Ottocento ebbe in Francia un successo strepitoso. La storia tragica e farsesca dell’ascesa e caduta di Padre Ubu è carica di allegorie e riferimenti all’epoca, ma in qualche modo, grazie alle molte versioni e riscritture dello stesso Jarry, è diventata un testo classico del teatro, universale nella sua fotografia dell’avidità umana e straordinario nell’uso del linguaggio e dei meccanismi teatrali, che ne fanno un precursore del surrealismo e del teatro dell’assurdo. Il nome di Jarry, provinciale intelligente e curioso, che visse la sua breve esistenza nella stimolante Parigi fin-de-siècle, è legato praticamente solo a questo testo, che in qualche modo divenne per lui una ossessione, visto che alla fine della sua vita si firmava Ubu e come Ubu parlava.
Varcata la soglia di questa casa si entra nel mondo di Ubu, un mondo folle e surreale in cui tutto diventa possibile: un forchettone si trasforma in un’arma, un passaverdure in una corona, del pentolame raffazzonato in armature da guerra, ma è anche un mondo crudele, fatto di soprusi e prevaricazioni, in cui vince il più forte e persino un farabutto troglodita può riuscire a diventare re.
Infatti i coniugi Ubu riescono sì nell’ascesa al potere, ma attraverso complotti e assassini, spinti da un’ottusa e vorace avidità che li porterà a dover affrontare guerre, rivolte e pericoli di ogni genere fino a ritrovarsi spodestati e braccati dai numerosi nemici che si sono fatti.
Sul palco del teatrino la Compagnia Brat / Pantakin (Friuli – Veneto) con Claudio Colombo e Agata Garbuio; regia di Michele Modesto Casarin; drammaturgia BRAT; costumi di Marianna Fernetich; Maschere originali Brat.
Ingresso intero: € 10,00
Ingresso ridotto: € 8,00 (residenti, studenti, over 65)
Prenotazioni 0434 574459 dalle 9.00 alle 13.00 – 348 9033339 [email protected]
Maggiori info su tutto il programma www.molinorosenkranz.it