Strada Piancavallo-Tambre: Zanon “non si mettano veti”

FVG – “Sono lieto che la mia proposta abbia scaturito un animato dibattito, perché per trovare delle soluzioni sono necessarie la conoscenza, l’analisi, l’approfondimento, il confronto dialettico e la sintesi tra le varie visioni. Spiace però constatare che in molti casi si vogliano porre dei veti a prescindere, prima ancora che la questione sia stata discussa”. Così il Consigliere regionale Emanuele Zanon ritorna a distanza di qualche giorno sul tema della strada che collega Piancavallo e Cansiglio. Il Consigliere ha portato in assemblea regionale la proposta per la redazione di uno studio di fattibilità per la sistemazione del collegamento viario, ma diverse realtà – associazioni e rappresentanti politici – hanno già assunto delle posizioni pregiudiziali.

“Con la mia proposta ho voluto lanciare un sasso nello stagno affinché si ricominciasse a parlare di un tema storico dal grande potenziale che da anni era uscito dall’orbita del dibattito politico” spiega Zanon. “Nella mozione e nelle mie dichiarazioni, peraltro, non ho mai fatto un riferimento esplicito alla viabilità automobilistica: ho sempre parlato solo di collegamento turistico e chiusura dell’anello viario, che potrebbe riguardare anche solo il turismo lento. Non escludo, in verità, che anche le auto potrebbero transitarvi, ma solo perché credo che l’idea vada dibattuta e verificata prima di dire di sì o di no”.

“Il ruolo della politica è fare una sintesi tra i punti di vista di tutti i portatori di interesse, i quali hanno ovviamente sensibilità ed esigenze diverse” sottolinea Zanon. “Trovo insensato porre dei veti pregiudiziali, come in molti si sono affrettati a fare in questa occasione. Credo che il rapporto costi-benefici e il reale impatto ambientale dell’opera dovrebbero venire delineati attraverso uno studio tecnico-economico che evidenzi dei dati oggettivi. Altrimenti si corre il rischio di esprimere posizioni preconcette, generiche ed emozionali”.

Emanuele Zanon non crede che affacciarsi sul Veneto si traduca in uno svantaggio per il Friuli, come alcuni detrattori hanno sostenuto negli ultimi giorni sui social: “Il Piancavallo e l’Alpago sono complementari, non contrapposti, dunque mantenerli disconnessi significa perdere punti di forza e opportunità di sviluppo. Mi ha fatto piacere aver ricevuto molteplici apprezzamenti per la proposta da amministratori comunali e cittadini”.

Zanon ha anche respinto al mittente le accuse di non essersi speso per il Piancavallo quando, in occasione degli Eyof, al Palaghiaccio è stata preferita la fiera di Udine. “Non sono intervenuto sul tema del Festival olimpico anche se condivido alcuni aspetti della critica, perché preferisco concentrarmi sugli investimenti strutturali, che durino nel tempo e portino vantaggi a lungo termine anziché su azioni estemporanee che durano una stagione. Sistemare una strada come la Piancavallo-Cansiglio, ad esempio, può portare benefici permanenti per il futuro. Concordo tuttavia sul fatto che la località sciistica pordenonese sia stata troppe volte messa in secondo piano rispetto ad altre in termini di investimenti regionali”.




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