Zanon “sanità per vallate pordenonesi: servizi più vicini al cittadino”

FVG – “La trasformazione dell’ospedale di Maniago in presidio ospedaliero si è tradotta in una diminuzione dei servizi offerti. La strada della convenzione con un privato potrebbe essere la soluzione per riportare la struttura al livello che i cittadini della zona meritano”. Ne è convinto il consigliere regionale uscente Emanuele Zanon, candidato con il Terzo Polo alle prossime elezioni.

“Alcune aree, come quelle pedemontane e montane, soffrono maggiormente della carenza di servizi sanitari. L’ormai cronica mancanza di medici ed infermieri, la chiusura di alcuni reparti e servizi, con le conseguenti insostenibili liste di attesa, obbligano troppo spesso i cittadini di queste zone a rivolgersi ad altre strutture, gran parte delle volte private, per ottenere anche le più basilari prestazioni” prosegue Zanon.

Quasi due anni fa l’allora amministrazione comunale di Maniago, retta dal sindaco Andrea Carli, ricevette una proposta da un centro di medicina privato che proponeva di attivare nel complesso ospedaliero dei servizi sanitari per il territorio dell’area nord della provincia di Pordenone, convenzionandosi con l’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale. I servizi offerti spaziavano dalla clinica ambulatoriale alla radiologia e alla diagnostica altamente specializzata (raggi digitali, ecografie, TAC, mammografie). Includevano anche prelievi per esami di laboratorio, cardiologia, oculistica, dermatologia, ginecologia, ed altre.

“Ho ritenuto da subito questa proposta molto interessante e condivisibile, dichiarandolo pubblicamente” ricorda Zanon, “poiché offriva una soluzione alle problematiche in essere. Garantiva un incremento dei servizi prestati, con tempi di attesa notevolmente ridotti, e la vicinanza degli ambulatori ai paesi del territorio, applicando le stesse condizioni del servizio pubblico”. Una convenzione con un soggetto privato, peraltro, permetterebbe di superare l’annoso problema della mancanza di operatori sanitari e medici, oltre ad investimenti immediati in apparecchiature e strumentazioni.

“La proposta si armonizza peraltro anche con i futuri interventi previsti con i fondi del PNRR” sostiene il Consigliere. “All’epoca l’amministrazione Carli non ha saputo coinvolgere né i sindaci del territorio, né i rappresentanti politici, e neppure buona parte del consiglio comunale. In merito a questa proposta si è trattato di un’occasione mancata, che però non deve considerarsi persa. “Ora”, conclude Zanon, “il dibattito, in vista delle elezioni regionali, deve essere riacceso: è un tema fondamentale per il futuro della sanità pedemontana”.




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