DUINO (TS) – Nella suggestiva location del Castello di Duino, venerdì 21 e sabato 22 giugno apre i battenti “Mare Morje Vitovska”, l’appuntamento annuale con il vitigno autoctono più celebre del Carso triestino, goriziano e sloveno, organizzato dall’Associazione dei Viticoltori del Carso-Kras in collaborazione con i ristoratori della zona.
La manifestazione, giunta alla sua tredicesima edizione, ha visto crescere anche quest’anno il numero di viticoltori e ristoratori presenti alla rassegna visitata e nella prima giornata un vasto pubblico ha affollato le corti e i giardini dello splendido Castello.
Mare e Vitovska è ormai una rassegna affermata a livello regionale, che suscita interesse nell’interno nord-est ma anche oltre confine, fungendo da catalizzatore di diverse realtà territoriali attraverso la promozione della Vitovska, vitigno bianco identitario dell’altopiano del Carso.
La chiave di successo di questo evento non è la promozione di un vino in se’, ma di un’intera area geografica, sommatoria di territorio, prodotti gastronomici e tradizioni, oltre che di vitigni autoctoni. Questi ultimi sono dunque parte dell’identità carsolina che si esprime in questa occasione attraverso le differenti espressioni della vinificazione della Vitovska.
Non vanno dimenticati, tuttavia, gli altri vitigni autoctoni del Carso che rispondono ai nomi di Malvasia Istriana e Terrano, che contribuiscono assieme alla Vitovska a far conoscere sempre di più il Carso nel panorama nazionale ed internazionale.
Mare Morje Vitovska presenta ai visitatori i prodotti di un’area geografica, un’area che certamente non tiene conto dei confini amministrativi e che comprende Carso, Brda, Collio spaziando dalla provincia di Trieste a quella di Gorizia, sconfinando in Slovenia e Croazia. Un’unica grande area geografica caratterizzata da molte specificità date dalla diversa altitudine, dalla differente composizione dei terreni e dalla vicinanza o meno alla linea di costa.
Quest’anno la rassegna è stata preceduta dal convegno “La viticoltura e la Vitovska: declinazione femminile!” nell’ambito del quale alcune produttrici o comunicatrici del vino quali Matilde Poggi, Nicoletta Bocca, Carolina Gatti, Maria Teresa Mascarello, Erica Perrino, Natasa Cernic e Lucija Milic hanno raccontato le proprie esperienze.
Presso i banchi d’assaggio che si snodano all’interno del Castello, vi è la possibilità di assaggiare la Vitovska nelle svariate interpretazioni e vinificazioni: l’antichissimo vitigno dalle origini triestine e slovene è presente nelle versioni giovani e riserve ferme, spumante metodo Charmat o Metodo Classico oltre alle rinomate versioni macerate. Anche gli stili di vinificazione sono molto differenti, così come l’impiego dei vasi vinari che utilizzano materiali quali il legno, l’acciaio, il cemento o la pietra.
Decine e decine di versioni differenti dello stesso vitigno che, tuttavia, manifestano un comune denominatore che è rappresentato dalla spalla acido-sapida e dalla buona struttura, tipicità del vitigno e autentica espressione del territorio.
Antonio Lodedo