PORDENONE – ZTL. L’acronimo di “zona traffico limitato”. Ma si sa, fatta la legge trovato l’inganno. Queste zone, in cui il traffico è per l’appunto limitato, sono spesso utilizzate comunque da auto che non potrebbero. C’è chi è giustificato perché residente senza posto auto, chi ci lavora, chi ha permessi particolari. Non sono pochi, quindi, coloro i quali possiedono un permesso che andrebbe controllato.
I furbetti, si sa, sono molti. C’è, infatti, chi lascia l’auto per ore ore o giorni, nonostante potrebbe solo per 20 minuti, quelli previsti nel cartellino esposto sul parabrezza. Tutto sembra proseguire come se niente fosse finchè la situazione diventa insostenibile e partono le segnalazioni con tanto di telefonate al comando della polizia municipale. Scattano così i controlli con le relative multe.
Le verifiche, però, non sono così semplici come sembra. Se, ad esempio, il cartellino non viene esibito o vi è l’assenza del permesso stesso scatta immediatamente la sanzione di 40 euro. Ma la difficoltà sta nel controllare la regolarità dei permessi esposti. Ci vogliono ore.
A Pordenone, le automobili che detengono il contrassegno per le zone Ztl sono circa 800. I motivi per cui vengono erogati sono diversi: residente senza posto auto che ha il permesso per la sosta di 20 minuti, cosa molto difficile da controllare. Una volta parcheggiato come si fa a capire se l’auto è lì da 20 minuti o da tre ore?
Tra i beneficiari vi sono, ancora: chi risiede in ztl ma è dotato di posto auto (in questo caso, c’è il solo permesso di transito al fine di raggiungere il parcheggio), chi chiede il permesso per interesse pubblico (giornalisti, onlus, strutture sanitarie), chi in centro ci lavora (fornitori esterni, aziende con sede in Ztl o artigiani, installatori, agenti, etc.).
I commercianti dei cosiddetti “furbetti” sono stanchi.
Uno di loro ha dichiarato: “Ci sono auto che rimangono anche una settimana e alle volte ce le ritroviamo parcheggiate proprio davanti alla porta del negozio”. Pare che dopo le varie segnalazioni pervenute al comando dei vigili questi si siano attivati e la situazione stia cambiando. Forse sarebbe il caso di prevedere delle telecamere atte a stanare i trasgressori. Grazie a queste il trasgressore plurimo si troverebbe a dover richiedere il preventivo prestito per poter pagare le innumerevoli multe pervenutegli.