Perché l’ESG è un fattore di successo per le aziende attuali
Scopri come i principi ESG plasmano le strategie e gli investimenti aziendali e come le aziende integrano i principi ESG per una crescita a lungo termine.
Quando la pandemia di Covid-19 ha iniziato a scemare, in Italia sono sorti forti dubbi sulla permanenza di alcune pratiche inserite nei bilanci economici finalizzate alla tutela dell’ambiente e del sociale. L’idea era che, terminato il periodo di emergenza, anche le tante buone intenzioni sorte in quelle circostanza avrebbero visto il tramonto definitivo.
Così però non è stato, per lo meno per società che hanno preso seriamente in considerazione l’importanza dell’indice ESG, tra cui Xon Bet Casino. Fin dal suo lancio, questo casinò online si è distinto per l’organizzazione interna mirata alla tutela anche degli interessi dei soggetti esterni ai profitti dell’azienda: giocatori quindi, ma anche lavoratori, ambiente e governo.
Ma cosa intendiamo per ESG esattamente e come influisce, ad oggi, sulle decisioni di investimento?
La finanza sostenibile: gli aspetti concreti
Il concetto di finanza sostenibile non è nuovo, ma è stato coniato per la prima volta nel 2004 da Kofi Annan, sulla base di un programma mirato a migliorare l’eguaglianza nel mondo e sfociato nel report “Who Cares Wins”. Tradotto in italiano, il titolo del report riporta che “Vince chi si prende cura”. L’idea del successo dietro al fatto di prendersi cura degli interessi altrui non è individuabile solo dal punto di vista etico ma anche finanziario.
Andiamo per gradi però e vediamo in cosa consiste l’ESG, acronimo di Environment, Social factors and Government factors, ovvero ambiente, società e governance. I tre pilastri della finanza sostenibile possono essere descritti in estrema sintesi nel seguente modo:
- Fattori ambientali: la questione ambientale è ormai particolarmente sentita a tutti i livelli. Quando valutiamo l’impegno di un’azienda verso l’ambiente ci chiediamo quale siano le strategie adottate per combattere il cambiamento climatico, ridurre l’impronta di carbonio, gestire i rifiuti che – in misura maggiore o minore – ogni azienda produce, la conservazione della biodiversità e così via;
- Fattori sociali: i fattori sociali riguardano in particolar modo l’implementazione di politiche che mirano a garantire l’uguaglianza a ogni livello, garantendo di conseguenza l’inclusività. Vengono analizzate le modalità di trattamento dei lavoratori, dei clienti ma anche degli stakeholder in generale, quantificando il rispetto generale di tutto ciò che è esterno al profitto in senso stretto e che coincide, solo in parte, con i diritti umani in senso ampio;
- Fattori di governance: la governance si riferisce alle politiche che un’azienda adotta per garantire trasparenza e correttezza nel suo operato. Include ad esempio tutte quelle pratiche che mirano a evitare fenomeni di corruzione e riciclaggio di denaro, così come ogni altro reato che possa essere commesso direttamente o indirettamente attraverso la società stessa. Vengono valutate le misure e i controlli adottati al fine di prevenire tali ipotesi, oltre ai sistemi di report adottati e la loro trasparenza.
Come l’ESG incide sul bilancio economico: gli effetti bidirezionali
I vantaggi delle aziende che adottano una finanza sostenibile operano in una sorta di circolo virtuoso.
- Dall’azienda agli investitori: Da un lato è stato dimostrato che implementare l’ESG porta vantaggi economici e finanziari concreti che, se non superano i profitti delle aziende tradizionali, senza dubbio sono equiparabili a questi. I motivi sono diversi e derivano essenzialmente dall’ottica critica con cui la società è in grado di gestire le proprie performance, la gestione del rischio e anche la capacità di resistere a shock esterni.
- Dagli investitori verso l’azienda: Ma è anche dal lato della domanda, ovvero degli investitori e degli utenti, che la differenza è netta. La sempre maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti dei temi ambientali ci porta a prediligere aziende che si impegnano in maniera seria e concreta in tal senso. Gli utenti preferiscono spendere e investire in aziende con cui condividono la stessa vision e gli stessi interessi nei confronti dell’ambiente e della società.
Se quindi da una parte c’è un ritorno strettamente economico, dall’altra c’è anche un maggiore interesse da parte degli utenti nei confronti di chi investe nel sostenibile, non solo nel breve ma soprattutto nel lungo termine.
Da ultimo, bisogna anche considerare i benefici che derivano dalle politiche pubbliche, sia a livello nazionale che europeo, nei confronti delle società che dimostrano investimenti concreti nel sostenibile.
Le sfide attuali dell’ESG
Il fatto di avere un valido appoggio nei confronti da parte degli investitori e delle politiche pubbliche non vuol dire che implementare l’ESG sia una scelta semplice. Al contrario, diverse sono le sfide che le società devono affrontare e che riguardano diversi livelli di applicazione:
- Investimenti diretti delle aziende: l’organizzazione delle società che mirano al sostenibile richiede investimenti concreti che vanno diretti sia alla gestione interna che esterna e che possono richiedere tempo prima di produrre risultati concreti;
- Importanza della trasparenza: fondamentale agli occhi degli investitori e degli utenti In generale è la trasparenza. Le aziende devono chiaramente dimostrare quanto hanno investito in termini di organizzazione e di fondi ai fini dell’ESG, e deve trattarsi di report reali.
L’impegno che viene richiesto alle società che perseguono il sostenibile è a 360 gradi: oltre a un impegno a livello interno, va anche promossa una pubblicizzazione di quanto fatto, a condizione però che riporti esattamente i risultati ottenuti senza modifiche finalizzate al miglioramento dell’immagine. Il rischio altrimenti è quello di perdere la fiducia degli stakeholder che, una volta persa, difficilmente potrà essere di nuovo guadagnata in futuro.