La scelta del sistema di riscaldamento per la propria abitazione rappresenta una decisione fondamentale, che impatta sul comfort e sui bilanci energetici per decenni. Sebbene la rete del gas metano si sia ampiamente diffusa, esistono ancora vaste aree territoriali o contesti specifici dove l’allacciamento non è disponibile o conveniente. In questi scenari, le alternative tradizionali tornano ad avere un ruolo centrale. Riscaldamento a gasolio a Gorizia, come in molte altre province con una geografia simile, è stata per lungo tempo una delle soluzioni predominanti per garantire il comfort termico in edifici non metanizzati. Comprendere il funzionamento, l’efficienza e le prospettive attuali di questa tecnologia è essenziale per chi ne fa uso o ne valuta la dismissione.
Il principio di funzionamento e lo stoccaggio
Il cuore dell’impianto è la caldaia a gasolio. A differenza del metano, che giunge all’abitazione tramite la rete distributiva pubblica, il gasolio da riscaldamento è un combustibile liquido che necessita di uno stoccaggio in loco. Questo avviene tramite un serbatoio, o cisterna, di proprietà dell’utente, che può essere installato fuori terra, in un apposito locale tecnico, o interrato in giardino. Il funzionamento si basa su un processo di combustione controllata: attraverso una pompa, il carburante viene prelevato dalla cisterna e inviato al bruciatore della caldaia. Qui, viene finemente nebulizzato e miscelato con l’aria comburente, per poi essere innescato. La fiamma ad alta energia che si genera riscalda l’acqua contenuta in uno scambiatore di calore. L’acqua calda viene quindi immessa nel circuito idraulico dell’edificio, alimentando i terminali (radiatori o pannelli radianti) e, se l’impianto lo prevede, producendo acqua calda sanitaria.
L’evoluzione verso la condensazione
Per lungo tempo, il riscaldamento a gasolio è stato associato a impianti datati, rumorosi e caratterizzati da rendimenti piuttosto bassi. Tuttavia, così come è avvenuto per le caldaie a gas, anche la tecnologia a gasolio ha conosciuto un’importante evoluzione tecnica: l’introduzione della condensazione. Le caldaie a condensazione a gasolio sono progettate per massimizzare l’efficienza energetica recuperando il calore latente contenuto nei fumi di scarico. Nei sistemi tradizionali, questo calore (e il vapore acqueo in esso contenuto) veniva semplicemente disperso attraverso la canna fumaria. La tecnologia a condensazione, invece, raffredda i fumi fino a far condensare il vapore, un processo che rilascia ulteriore energia termica, la quale viene ceduta all’acqua dell’impianto. Questo permette di raggiungere rendimenti termici molto più elevati rispetto ai generatori convenzionali, riducendo di conseguenza il consumo di combustibile, un fattore cruciale per il bilancio energetico di un’abitazione nel Goriziano.
Vantaggi e limiti di un sistema autonomo
Il vantaggio principale che ha determinato la diffusione del riscaldamento a gasolio è la totale autonomia. È, per definizione, una soluzione off-grid, ideale per le abitazioni isolate, per le seconde case o per le aree rurali e prealpine che caratterizzano la provincia di Gorizia, dal Carso alle valli dell’Isonzo Il gasolio, inoltre, possiede un elevato potere calorifico e garantisce un’ottima resa anche in climi molto rigidi, essendo in grado di alimentare impianti di grandi dimensioni. D’altra parte, la necessità di disporre di una cisterna comporta un ingombro di spazio e una gestione logistica (il rifornimento periodico) che va pianificata. La manutenzione, inoltre, tende a essere più onerosa: il bruciatore a gasolio è un componente meccanico più complesso rispetto a quello a gas e richiede pulizie più frequenti per rimuovere i residui della combustione.
