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PORDENONE – Immaginare il futuro dell’Italia è possibile solo considerando la presenza dei nuovi cittadini, i figli dell’immigrazione.
“Il dialogo creativo” nasce da questa premessa e vuole creare spazi di riflessione e confronto sulla società plurale contemporanea.
Ecco perché questa quarta edizione della rassegna si conclude con due proiezioni del film “Sarà un paese” di Nicola Campiotti, presso e in collaborazione con Cinemazero e il Comitato Unicef di Pordenone, venerdì 26 febbraio alle 20:45 e sabato 27 la matinée per gli studenti.
Le proiezioni sono a ingresso libero, grazie al sostegno del Centro Servizi Volontariato del Friuli Venezia Giulia. Campiotti sarà presente a Pordenone e guiderà il pubblico nella visione del film, come stimolo per guardare all’Italia, e anche alla nostra città, con uno sguardo libero dai pregiudizi, con la purezza e l’innocenza di un bambino, per porre le basi di una società migliore.
Il film è costruito attorno al dialogo per immagini tra il regista e suo fratello minore e affronta dunque il tema del rapporto tra generazioni diverse.
Dare voce ai giovani significa aprirsi a nuovi punti di vista, a una visione inedita del futuro e coinvolgere anche i ragazzi di origine straniera, di altre religioni: un invito alla partecipazione di tutti, italiani e stranieri, per una positiva interazione all’interno della comunità e lo sviluppo di una cittadinanza consapevole e solidale.
Nicola Campiotti, nato a Roma nel 1982, è regista di documentari e fiction.
Ha lavorato tra gli altri con Wim Wenders e Marc Foster. “Sarà un Paese”, il suo primo lungometraggio, è stato sostenuto da Unicef e dall’associazione contro le mafie Libera per il valore del messaggio, oltre a essere riconosciuto film di interesse culturale nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il film di Campiotti fornirà agli studenti invitati a partecipare al concorso di scrittura proposto per la prima volta da “Il dialogo creativo” (con scadenza per l’invio degli elaborati il 31 marzo) lo spunto per una delle tracce: “Pordenone 2036: che città sarà?”.
Gli altri due temi riguardano invece le idee e le riflessioni dei giovani sul volontariato e la lotta alle discriminazioni; e, in collaborazione con la Carta di Pordenone e il Circolo della stampa, la libertà di scegliere per ragazzi e ragazze, dall’ambito dell’abbigliamento allo sport, dallo studio al lavoro alla vita affettiva.
Il concorso di scrittura è il modo scelto da “Il dialogo creativo” per ricordare Touria e Hiba, la donna e la bambina uccise dal marito e padre a Pordenone nel 2015.
Le informazioni e il modulo per la partecipazione sono scaricabili al link: www.comune.pordenone.it/ildialogocreativo.
“Il dialogo creativo” è promosso dall’Associazione per il commercio equo e solidale l’Altrametà, assieme all’Assessorato alla Cultura del Comune, con il patrocinio della Provincia di Pordenone e un’ampia rete di collaborazioni: Cinemazero, il Circolo della Stampa di Pordenone, il Comitato Unicef Pordenone, l’associazione Voce Donna, la Carta di Pordenone e Roi onlus. info: [email protected]