Co.Mark, Friuli-Venezia Giulia: l’export supera i 3 miliardi di euro

Durante lo scorso anno l’export dei distretti industriali del Triveneto è cresciuto del 9,2% superando i 42 miliardi di euro: in questo scenario si evidenziano le performance del Friuli-Venezia Giulia, dove le esportazioni hanno raggiunto un valore pari a 3,2 miliardi di euro, in aumento del 17,9% rispetto al biennio precedente.

È quanto riportato nell’ultima recensione di Intesa Sanpaolo, che evidenzia le performance di crescita a livello regionale: il Friuli-Venezia Giulia registra una variazione delle vendite all’estero pari a +491,6 milioni di euro, seguita dal Veneto, che segna una crescita del 14,2% e dal Trentino-Alto Adige (+6,8%).

I commenti riportati nella recensione dell’Istituto fanno emergere le principali destinazioni dei prodotti del territorio: l’Europa rappresenta l’area geografica in cui si registra il maggiore aumento dell’export (+2,2 miliardi), seguita dal Nord America (1,2 miliardi), dall’Asia Orientale (+413 milioni) e dal Medio Oriente (+386 milioni di euro). Stando alle opinioni degli esperti il mercato europeo si conferma quindi la principale destinazione delle esportazioni locali.

La recensione sembra inoltre confermare i commenti dei principali esperti di export, che identificano i mercati europei come i principali partner commerciali del Belpaese.

Sono un esempio le recensioni di Co.Mark, la società di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, che collocano l’Europa tra i più importanti buyer internazionali: è infatti il principale mercato di riferimento per oltre ottanta paesi nel mondo e rappresenta circa il 16% delle esportazioni e delle importazioni globali.

Stando ai commenti di Comark, tra i principali prodotti Made in Italy venduti in Europa rientrano quelli agroalimentari, seguiti dai prodotti dell’industria della moda e dell’arredamento.

Le opinioni degli analisti fanno emergere inoltre l’andamento del saldo commerciale del Triveneto, pari a 24 miliardi di euro, in netta ripresa se confrontato con il biennio precedente. Secondo i commenti dell’Istituto le esportazioni del Triveneto sono state trainate dalle vendite all’estero dei prodotti di alcune produzioni locali: l’Occhialeria di Belluno e l’Oreficeria e la Meccanica strumentale di Vicenza.

Inoltre, è opinione diffusa tra gli analisti che le esportazioni dei prodotti friulani siano cresciute anche grazie alle ottime performance raggiunte dall’industria del mobile e dei pannelli solari di Pordenone, dove le vendite all’estero sono aumentate di 302,3 milioni di euro.

La recensione evidenzia la principale destinazione dell’export dei distretti industriali del Friuli-Venezia Giulia: gli Stati Uniti, dove le vendite dei prodotti locali crescono del 36,1%.

Le opinioni degli esperti sottolineano il ruolo svolto dal Nord America per lo sviluppo dei business regionali: si conferma infatti un’area strategica per l’export locale, anche grazie alle performance raggiunte dal Canada, dove le esportazioni sono cresciute del 51,6% rispetto allo scorso anno. I commenti dell’Istituto fanno emergere inoltre gli altri partner commerciali della Regione: il Regno Unito, il secondo mercato più rilevante e la Francia, cresciuta del 15,8%.

Le opinioni dell’Istituto sugli scambi commerciali esteri del Triveneto offrono una fotografia dell’andamento delle esportazioni locali: il passaggio generazionale in atto nella governance di alcuni player di mercato e la progressiva internazionalizzazione dell’offerta commerciale permetteranno alle aziende locali di espandersi nei più importanti paesi stranieri.




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