UDINE – Trifone Ragone avrebbe avuto disponibilità di anabolizzanti e, almeno in una occasione, ne avrebbe venduti.
E’ emerso nell’udienza in Corte d’Assise per il duplice omicidio dello stesso Trifone e della fidanzata, Teresa Costanza. Dalle parole dei commilitoni (4 in aula) non sono emersi particolari screzi tra Trifone e Giosuè.
Ieri, 21 febbraio, ha deposto anche Luca Robertucci, amico di Trifone, il quale ha riferito che Trifone non gli parlò mai di liti avute con Ruotolo né ha mai notato sul volto di quest’ultimo i segni di una colluttazione, come lividi o segni particolari.
“Sostanzialmente c’è una vita complessa e articolata di queste persone che dovrà venir fuori in dibattimento – ha detto l’avvocato difensore di Ruotolo, Roberto Rigoni Stern – Nel rispetto della tragicità dei fatti, le vittime avevano relazioni importanti e vaste con implicazioni anche pericolose, come l’uso di anabolizzanti, che Trifone vendeva anche, e secondariamente la lite che non vi fu, a conferma che non vi fu un movente”.