FVG – Di seguito l’intervento di analisi politica che il Governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, ha scritto per l’ANSA sull’andamento della pandemia in regione nella settimana appena conclusa e in previsione della prossima.
“La settimana in Friuli Venezia Giulia si chiude con un indice Rt pari a 0,94, dato di per sè buono e che, da solo, ci terrebbe nella soglia limite prevista per la zona gialla.
Questo è però anche un valore che richiede da parte di tutti molta prudenza, dimostrando che il virus comunque sta continuando a circolare anche nella nostra regione. Seppur quindi attualmente possiamo contare su un Rt sotto la soglia di 1, l’ingresso da oggi in zona arancione evidenzia il fatto che vi siano altri parametri sui quali è necessario porre attenzione.
Le restrizioni alle quali saremo sottoposti nei prossimi quindici giorni richiederanno quindi un ulteriore sforzo da parte di tutti che mi auguro possa servire per riportare quanto prima il Friuli Venezia Giulia in un’area di maggiore sicurezza.
Va evidenziato poi che nel tentativo di individuare in modo puntuale le persone positive e, di conseguenza, isolare attraverso il tracciamento la circolazione del virus, la nostra regione è tra quelle in Italia che sta compiendo il maggior numero di tamponi molecolari mirati.
Questo metodo operativo se da un lato può influire nella definizione dei nuovi contagi giornalieri, sulla lunga distanza però ci permette di individuare con tempestività i casi e quindi evitare il pericolo di una diffusione incontrollata del virus.
A ciò si aggiunge poi un altro grande sforzo che la regione sta compiendo in questi giorni: mi riferisco alla prima fase della campagna vaccinale che ci vede impegnati nella somministrazione delle dosi al personale del comparto socio sanitario e agli ospiti delle case di riposo.
Anche in questo caso il grande lavoro messo in atto fino ad oggi pone la nostra Regione ai vertici nazionali nella somministrazione delle dosi, contando inoltre su un’alta adesione al vaccino del target individuato dalla gestione commissariale.
Ora passeremo allo step successivo, per il quale attendiamo dal Governo la definizione delle priorità e delle linee guida che dovranno caratterizzare questa seconda fase.
Infine per quanto riguarda il capitolo scuole, l’ordinanza emessa nei giorni scorsi e quella nuova che abbiamo predisposto altro non sono che la conseguenza dei dati di contagio presenti nella nostra regione.
La chiusura delle aule delle superiori e il ricorso alla didattica a distanza è una scelta che ci rattrista, ma dettata dalla prudenza e dalla volontà di mettere in atto misure restrittive che ci consentano, una volta riaperte le scuole, di non dover compiere nuovamente una marcia indietro, andando così verso una lenta e progressiva normalità”.
Massimiliano Fedriga