Fratelli d’Italia “Regione sosterrà i pazienti oncologici affetti da alopecia”

FVG – In questi giorni di impegno d’aula in cui è riunito il Consiglio regionale Fvg, un’importante proposta è stata avanzata a favore dei cittadini colpiti dalle conseguenze di trattamenti antitumorali: il finanziamento regionale per l’acquisto di parrucche destinate alle pazienti oncologiche colpite da alopecia.

A firma Basso (FdI), Piccin e Nicoli (FI), Moras (Lega Salvini) e Morandini (Progetto FVG), è stato depositato un emendamento che pone al centro la persona, nella considerazione che le scelte politiche debbano privilegiare la tutela della salute quale patrimonio della collettività.
«Abbiamo voluto così favorire –spiega Alessandro Basso, promotore della norma- degli interventi di assistenza protesica a favore di assistite affette da alopecia a seguito di terapia chemioterapica conseguente a patologia tumorale, attraverso l’assegnazione di contributo economico per l’acquisto di una parrucca, con l’obiettivo di prevenire, correggere o compensare una menomazione o una disabilità attraverso la promozione dell’autonomia dell’assistito, anche attivando uno specifico percorso di ascolto, sostegno e accompagnamento ai suddetti malati e alle loro famiglie, da collocare all’interno delle attività dei consultori pubblici».

L’intero disegno dell’emendamento prevede un piano d’azione virtuoso che metta in sinergia la rete delle associazioni di volontariato che già operano nel settore, al fine di facilitare l’accesso alla procedura di erogazione del previsto contributo economico e di incentivare anche la creazione della “Banca dei capelli”, con l’obbiettivo di ridurre gradualmente il contributo economico regionale attraverso la sottoscrizione di apposite convenzioni con imprese di produzione o distribuzione di parrucche, che accettino la donazione di ciocche di capelli in cambio della fornitura a basso prezzo delle stesse.

«Lo scopo di questo emendamento -sottolinea Piccin- è quello di evitare la sofferenza psicologica del malato di cancro, che si aggiunge a quella derivante dalla malattia e dalle cure che ne conseguono, con l’obbiettivo di migliorarne la qualità di vita, la socialità e di favorirne il ritorno al lavoro».
La parrucca, infatti, dando continuità all’immagine corporea e conferendo spesso sicurezza personale, rappresenta un accorgimento che aiuta la persona ad avviare un processo di adattamento fortemente attivo e funzionale alla lotta contro la malattia.

Le cure antitumorali comportano normalmente la perdita dei capelli del paziente e i relativi effetti psicologici negativi a prescindere dal sesso e dall’età, conducendo all’isolamento proprio nei momenti peggiori, quando il contatto umano sarebbe più utile.

«Nel 2019 -ricorda Moras- nel solo Friuli Venezia Giulia sono stati stimati più di 9.000 nuovi casi di tumore (716 casi per 100.000 abitanti), che vedono la nostra come la regione con l’incidenza più alta. Cifre che fotografano una malattia socialmente importante».
In Italia, però, la parrucca non è ricompresa nel Nomenclatore tariffario delle protesi; anche se l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che “la parrucca possa rientrare tra le spese sanitarie detraibili”, questo certamente non basta a fronte dell’alto costo delle stesse.
«Con l’approvazione della Finanziaria 2021 –conclude Morandini-, grazie a questo emendamento, anche il Friuli Venezia Giulia erogherà un contributo per il loro acquisto».




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