Lady Avventura, accolte a Lampedusa le eclettiche ambasciatrici pordenonesi

Qualcuno pensa ancora che sia Atlantide, per altri è semplicemente la Porta d’Europa, purtroppo per tanti è stato invece quel pezzo di mare che circonda un’isola in cui si è trovata la morte.

Le lady Avventura, ancora una volta portando alti i valori che da sempre le contraddistinguono, durante la visita di Lampedusa, hanno voluto ricordare, con lo sguardo rivolto all’immenso mare, le numerose vittime dei migranti.

Quegli stessi migranti che sull’isola non si vedono, quasi fossero onta e ragione di vergogna, quasi volessero nascondersi dal clamore di cui sono protagonisti e vittime.

I problemi dell’isola, come ha voluto ricordare Romanina Santin, sono anche altri.
Primo tra tutti quello della salute pubblica, passando dai rifiuti per finire con la produzione di energia elettrica.

E questi sono stati anche i temi affrontati durante l’incontro, sull’isola, con il sindaco Salvatore Martello, che ha presentato dettagliatamente la situazione attuale.
Un’emozione particolare è stata la visita all’archivio storico di Lampedusa, dove il responsabile Nino Taranto ha raccontato un po’ la storia, i miti e le leggende dell’isola, e ha sottolineato i problemi che non sono ancora stati risolti.

Non sono mancati gli incontri con intellettuali e artisti. Tra questi anche Giacomo Sferlazzo, che attraverso il suo laboratorio teatrale ha fatto per le Lady Avventura uno spettacolo completo sulla storia di Lampedusa.

Non è mancata la visita al centro diurno per le persone con disagio mentale. Le Donne Panathlete e le Fidapine del gruppo di Lady Avventura hanno incontrato gli ospiti del centro e sono uscite a pranzo con loro; un momento questo per ascoltare le loro storie e le varie esperienze.
L’orto biologico è stata un’altra tappa del viaggio, con il progetto comunitario di socializzazione e riabilitazione rivolto agli ospiti del centro e delle scuole, utile anche per fare attività fisica a scopo sociale.

Graditissimo il contributo consegnato alla dott. Pierangela Allegro che consentirà di avviare attività sportive, fisiche e ricreative.

Non poteva mancare una visita alle tartarughe, vere regine di quest’isola.
“Ci siamo emozionate davanti a queste meravigliose creature, ha detto Romanina Santin, che sono diventate parte integrante dell’isola, si trovano nel centro di soccorso, dove ogni anno i volontari, coordinati da Daniela Fregg, si occupano della loro salvaguardia e della cura dell’ambiente, e monitorano più di 5000 esemplari”.

Un grande esempio di impegno e sensibilizzazione dei volontari di tutto il mondo.
Il contributo offerto dalle Lady servirà ad aiutare il centro che ha sempre bisogno di sostegno.
L’iconico look safari delle Ladies quest’anno è stato anche arricchito dalle originali borse personalizzate Ceci P.

“Da questo viaggio a Lampedusa, ha continuato Romanina Santin”, abbiamo imparato a gustare la vita e a godere di una natura ancora vergine e incontaminata; il territorio è brullo, la vegetazione scarsa e il silenzio quasi assoluto, interrotto solo dallo sporadico chiacchiericcio dei pescatori. Niente stress, niente corse, qui si vive di poco, ma sempre a contatto con la gente del posto, semplice e genuina”.
Ancora una volta un viaggio da ricordare, con i suoi odori, colori, esperienze e opportunità sia dal punto di vista umano, sia da quello ambientale e paesaggistico. Ù

Ovviamente Romanina Santin, fondatrice del gruppo e organizzatrice dei viaggi Lady Avventura, sta già programmando la prossima esperienza.
Stay tuned.

EDD




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