Mascherine usa e getta: guida alle principali tipologie

Le mascherine usa e getta sono uno strumento sempre più utilizzato e richiesto nel panorama odierno dei dispositivi di protezione individuale presenti in commercio. Il termine mascherina usa e getta è però ovviamente molto comune ma al tempo stesso generico ed impreciso, in quanto contraddistingue una categoria di dispositivi di sicurezza molto ampia, che presenta differenze notevoli al proprio interno.

Per comprendere bene questo aspetto è sufficiente considerare il fatto che sul mercato sono presenti molte mascherine tra loro differenti. La diversità di ogni singola mascherina monouso riguarda molti aspetti e va a determinarne un corretto ambito di applicazione e di utilizzo. Di conseguenza quella che può essere una mascherina ideale in uno specifico ambito lavorativo, può non essere adatta per una protezione di tipo sanitario in un ambito differente.

Per scegliere la mascherina monouso che si adatti meglio ad un determinato utilizzo, è quindi molto importante selezionare prima la tipologia, che può essere di tipo FFP1, FFp2 o FFP3. Una volta scelto questo primo ma fondamentale aspetto, sarà poi possibile selezionare per l’utente il prodotto che maggiormente si addice alle proprie necessità all’interno di quella specifica sottocategoria.

Come scegliere la tipologia di mascherina usa e getta

Contrariamente a quello che alcuni pensano la tipologia di mascherina non è strettamente correlata con la sua durata. Ogni mascherina monouso ha sempre una durata indicata in ore. In media una mascherina può essere utilizzata per circa 8 ore ma vi sono alcune mascherine che hanno una durata maggiore e altre che invece ne hanno una minore, come avviene nel caso delle mascherine chirurgiche.

L’aspetto che differenzia maggiormente una mascherina è la categorizzazione in FFP1, FFP2 e FFP3. Le mascherine FFP1 sono dispositivi di protezione minore, pensate per bassi livelli di rischio sia per quanto riguarda le polveri presenti nell’aria, sia per i cosiddetti aerosol solidi e liquidi, ovvero la possibile inalazione di vapori che possono contenere virus e batteri. Una mascherina di tipo FFP1 è in grado di filtrare circa l’80% delle particelle. La sua capacità di non diffondere invece vapori nell’ambiente è pari ad un 25% di dispersione massima.

Le mascherine di tipo FFp2 rappresentano una soluzione intermedia in quanto a protezione contro polveri, aerosol di vapori, solidi o liquidi. In questo caso infatti il loro livello di protezione sale fino al 94% delle particelle e la dispersione massima è dell’11%. La FFP3 è invece una mascherina in grado di offrire il livello massimo di protezione, filtrando il 99% delle particelle e avendo una dispersione massima del 5%.

Quali sono i principali ambiti di utilizzo delle mascherine

Per le caratteristiche appena prese in rassegna, una mascherina di tipo FFP1 si adatta bene a protezioni di livello minore, come ad esempio quelle relative al settore edile, alla lavorazione degli alimenti o alle attività svolte all’interno di ambienti domestici. I valori di protezione della mascherina FFP2 la rendono adatta ad un ottimo utilizzo nel settore medico, metallurgico, industriale, nella lavorazione di materiali plastici e per il contrasto nella circolazione di virus pandemici.

Le mascherine di tipo FFP3 sono invece perfette in ambito medico e nei laboratori chimici, dove i rischi di contagio sono molto elevati. Questi strumenti sono inoltre pensati per un personale che è costretto ad esporsi per numerose ore a fattori di rischio prolungato. Ovviamente tutte le mascherine per essere considerate affidabili devono possedere i relativi certificati di omologazione e di qualità.
Oltre a differire nel grado di protezione, le mascherine monouso, anche all’interno di uno stesso gruppo e a parità di livello protettivo, hanno altre piccole differenze tra loro. Tra queste troviamo:
• Forma e conformazione.
• Presenza di clip per naso regolabili.
• Possibile presenza di valvola per la respirazione.
• Lunghezza degli elastici.
• Tecnologia di realizzazione.
• Comfort offerto.

In conclusione le mascherine usa e getta possono avere tra loro notevoli differenze. Ciò che però accomuna tutti questi dispositivi è l’importanza che siano di alta qualità e realizzati da produttori affidabili, nel rispetto di tutte le normative di riferimento. Molto importante è poi anche che l’utilizzatore si allinei alle indicazioni del produttore e rispetti il quantitativo di ore durante le quali una mascherina può essere impiegata con la dovuta protezione.




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