Mercato dei mutui: cosa ci aspetta nel 2024

Nel corso del 2023 c’è stata una serie di incrementi nei tassi di interesse dei mutui, raggiungendo il culmine a settembre. Questa situazione è il risultato delle azioni intraprese dalla Banca Centrale Europea per contrastare l’alto tasso di inflazione. Tuttavia, sembra che la corsa verso l’aumento dei tassi abbia subito una prima battuta d’arresto, suscitando una maggiore speranza per l’anno futuro, anche se resta comunque difficile fare previsioni precise riguardo all’andamento dei tassi di interesse dei mutui nel 2024. Tuttavia, tra le ipotesi avanzate dagli esperti, attualmente quella più credibile sembra essere che l’inflazione, pur avendo registrato una diminuzione a settembre, resterà elevata non solo nel 2024, ma anche nei prossimi anni. Si prevede che i tassi di interesse dei mutui continueranno ad aumentare per gran parte, se non per l’intero anno. Solo verso la fine del 2024 si assisterà a una lenta e graduale diminuzione. Per vedere una significativa riduzione del costo del denaro, che in meno di un anno è salito dallo 0% al 4,50%, sarà necessario attendere il 2025.

Cosa sapere prima di richiedere un mutuo

Prima di fare richiesta di un mutuo, è bene avere tutte le informazioni a disposizione, in quanto è un processo parecchio complesso e dove ci sono molte variabili da tenere in considerazione. Innanzitutto, prima di fare richiesta di un mutuo, è essenziale comprenderne che oltre all’importo da restituire ci sono altri costi associati. Oltre all’importo del capitale richiesto, infatti, si devono considerare gli interessi da pagare sulla durata del mutuo. È importante valutare attentamente il tasso di interesse offerto dalla banca e il tipo di tasso (fisso o variabile). Inoltre, ci sono anche dei costi aggiuntivi, come le spese di istruttoria che, come spiegato in questa pagina, sono calcolati su base percentuale e vanno poi aggiunti alla somma finanziata. È dunque fondamentale tenere in considerazione la presenza queste spese accessorie per definire la sostenibilità finanziaria del mutuo.

Inoltre, per ottenere un mutuo, è necessario presentare una serie di documenti. In genere, le banche richiedono una copia di documento di riconoscimento valido del richiedente, come la carta d’identità o il passaporto. Inoltre, è richiesto il codice fiscale e l’ultima dichiarazione dei redditi. Alcune banche richiedono anche la documentazione relativa al contratto di lavoro o le ultime due o tre buste paga. Quando hanno tutte le informazioni necessarie, gli istituti di credito poi effettuano una serie di controlli per valutare l’affidabilità del richiedente, ad esempio verificando la presenza di eventuali segnalazioni come cattivo pagatore al CRIF.

Ovviamente, prima di firmare un contratto di mutuo, è indispensabile leggere attentamente i termini e le condizioni offerti dalla banca. Questi documenti contengono informazioni importanti riguardo agli obblighi, le modalità di rimborso, le penali in caso di morosità e le opzioni di rinegoziazione del mutuo. È consigliabile ottenere chiarimenti su eventuali clausole o termini complessi presenti nel contratto per evitare sgradite sorprese in futuro.




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