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giovedì , 8 Maggio 2025

Rinnovabili: l’energia idroelettrica si conferma la più impiegata in Italia

L’energia idroelettrica è una fonte rinnovabile essenziale per la transizione energetica, tuttavia le ondate di siccità sempre più lunghe e frequenti, provocate dal cambiamento climatico, rischiano di comprometterne la produzione.

Secondo i dati di Terna, nel 2022 la nuova potenza idroelettrica installata nel nostro Paese è stata pari a 33 MW, arrivando a un valore complessivo a dicembre 2022 di 21.816 MW di potenza idroelettrica in Italia.

In particolare, attualmente sul territorio nazionale sono presenti 4.783 impianti idroelettrici, di cui 339 sono centrali da oltre 10 MW che forniscono 18.129 MW, ossia l’83% di tutte la potenza idroelettrica installata.

Tra le regioni che utilizzano di più questa fonte sostenibile di energia c’è la Lombardia, dove si trovano 5.693 MW, seguita dal Trentino Alto Adige, con 3.807 MW, e dal Piemonte, con 3.093 MW.

Sempre secondo Terna, nel 2022 potenza idroelettrica in Italia è stata superata da quella fotovoltaica arrivata a 25.048 MW, mentre ben distante si trova la potenza eolica con 11.848 MW, quella da bioenergie con 4.093 MW e il geotermoelettrico con 817 MW, per un totale di 63,6 GW di potenza rinnovabile.

Tuttavia, per quello che riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la quota dell’idroelettrico rimane seppur di poco quella più elevata, con un contributo del 28,4%, seguita dal fotovoltaico con il 28% e dall’eolico con il 20,7%.

Energia idroelettrica: una risorsa indispensabile per la decarbonizzazione, ma va tutelata

Come si legge anche su Acqua del Rubinetto, web magazine a cura di una delle aziende pubbliche di riferimento per la gestione del servizio idrico della Città metropolitana di Milano come Gruppo CAP, la produzione di energia idroelettrica permette di usufruire di molteplici vantaggi.

L’acqua, infatti, è una fonte rinnovabile che genera basse emissioni di gas serra, inoltre rappresenta una fonte energetica economica, pulita e affidabile. Grazie a questa risorsa è possibile produrre elettricità sia su grande che su piccola scala, in più aiuta a stabilizzare l’offerta di rinnovabili coprendo le riduzioni temporanee e stagionali di altre energie sostenibili meno costanti, come il fotovoltaico e l’idroelettrico.

In ogni caso, è bene ricordare che l’acqua è una risorsa sempre più scarsa, al giorno d’oggi: uno scenario che richiede una gestione responsabile delle risorse idriche del Paese.

Investimenti e uso sostenibile dell’acqua per tutelare l’idroelettrico

Per proteggere la capacità italiana di produrre energia elettrica attraverso le centrali idroelettriche è necessario adottare alcuni accorgimenti.

Prima di tutto servono investimenti per ammodernare gli impianti idroelettrici, tenendo conto che, secondo uno studio di Bain & Company, il 70% delle infrastrutture italiane ha oltre 40 anni, dunque è necessario intervenire in modo tempestivo, eseguendo lavori di manutenzione e ristrutturazione per aumentare l’efficienza e la sicurezza delle centrali idroelettriche.

Inoltre, secondo gli esperti è importante realizzare nuovi bacini idrici, per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, creando grandi riserve d’acqua per ottimizzare lo stoccaggio idrico.

Sarebbe opportuno anche potenziare gli impianti idroelettrici esistenti, soprattutto quelli più vecchi, per incrementare la produttività delle centrali a fronte di costi più sostenibili rispetto alla costruzione di nuove centrali.

Risulta fondamentale anche usare in modo più efficiente l’acqua destinata alle industrie e all’agricoltura, razionalizzando i consumi attraverso tecniche e innovazioni orientate alla riduzione dell’impronta idrica.

Ovviamente, è altrettanto importante diminuire gli sprechi d’acqua in ambito domestico, utilizzando questa risorsa preziosa in modo più consapevole e sostenibile, attraverso una serie di buone abitudini di risparmio idrico, per esempio preferendo una doccia veloce al bagno in vasca e adottando una dieta basata prevalentemente su alimenti di origine vegetale.

Naturalmente, l’obiettivo principale rimane quello di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, così da contrastare il cambiamento climatico e l’aumento della temperatura terrestre, mitigando conseguenze come le siccità prolungate che stressano le riserve idriche.

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