Termoarredo: cos’è, come funziona e quando sceglierlo
L’arredamento del bagno è spesso vincolato ad esigenze di carattere funzionale, ed alla ricerca dell’ottimizzazione degli spazi – spesso ridotti – a disposizione. Per questo, il bagno è l’ambiente domestico in cui lo stile viene frequentemente sacrificato, per meglio adattarsi alla praticità; un ottimo esempio, da questo punto di vista, è rappresentato dal cosiddetto “termoarredo”, un dispositivo noto anche come “scaldasalviette”. In questo articolo vedremo di cosa si tratta, come funziona e quando può rappresentare un’opzione valida per il proprio bagno.
Cos’è un termoarredo
Un termoarredo è un dispositivo di riscaldamento, paragonabile ad un termosifone, composto da tubolari. La configurazione più comune è quella che prevede due tubolari verticali connessi ad una serie di pioli orizzontali, disposti ad una certa distanza gli uni dagli altri, in modo tale da consentire di appoggiarvi degli asciugamani o delle tovagliette per metterle ad asciugare. Poiché gli elementi tubolari possono essere disposti in vario modo, lasciando spazio alla fantasia ed al design, lo scaldasalviette può contribuire anche a caratterizzare l’arredamento del bagno, abbinando estetica e funzionalità.
Come funziona
I termoarredo possono essere catalogati in base alla tecnologia di funzionamento. I modelli più comuni sfruttano il principio della termoconvezione, il che li accomuna ai termosifoni. Il dispositivo di riscaldamento, connesso all’impianto idrico, viene attraversato da aria calda, che propaga calore nell’ambiente in cui il termoarredo è stato installato. I modelli elettrici, invece, funzionano con una potenza compresa tra i 50 ed i 300 Watt, necessaria a spingere all’interno dei tubolari dello scaldasalviette un liquido termovettore in grado di generare calore. In tal caso, l’apparato non va collegato all’impianto di riscaldamento della casa bensì a quello elettrico. In aggiunta, dispositivi di questo tipo possono essere abbinati ad un timer oppure ad un sistema di regolazione della temperatura, per attivarlo solo quando necessario, tanto per riscaldare l’ambiente quanto per asciugare asciugamani e salviette.
Come scegliere un termoarredo
In commercio è possibile reperire una vasta gamma di modelli di termoarredo. Per avere un’idea di quali e quante siano le possibilità offerte dal mercato, è possibile consultare il catalogo digitale di un portale specializzato come www.inbagno.it per poter individuare il termoarredo che meglio soddisfa il proprio gusto e le proprie esigenze. I termoarredo, infatti, possono essere bianchi, colorati o cromati, e avere design differenti, anche piuttosto ricercati. Anche per questo, è necessario valutare con attenzione quale modello scegliere per il proprio bagno.
In linea di principio, uno scaldasalviette non occupa molto spazio, in quanto viene montato a parete e può essere quindi agilmente collocato anche al di sopra dei sanitari (generalmente il bidet), ottimizzando lo spazio disponibile e lasciando libera una porzione di parete per un altro elemento di arredo. Ne consegue che il termoarredo sia un’opzione preferibile per i bagni di piccole dimensioni in cui non c’è spazio per un termosifone e l’unica superficie libera è quella della parete su cui si trovano i sanitari. Ciò nonostante, gli scaldasalviette possono rappresentare una scelta valida anche per i bagni di design, più spaziosi e dagli arredi più ricercati; in tal caso, però, è bene orientarsi su modelli più particolari, come ad esempio i termoarredo a colonna (costituiti da una piastra installata sul pavimento) o quelli privi di tubolari ortogonali, ossia solo con elementi orizzontali o verticali in parallelo. A questo genere di dispositivi di riscaldamento non si applica la definizione di scaldasalviette, in quanto non sono concepiti per consentire l’asciugatura diretta di tovaglie o asciugamani.
La scelta del termoarredo, quindi, non tiene conto soltanto dello spazio a disposizione (benché questa resti la discriminante fondamentale) ma anche dello stile con cui si è scelto di arredare il bagno, grazie alle diverse soluzioni stilistiche e cromatiche disponibili.