125 Patentini per lo Smartphone consegnati ai ragazzi di Rorai Grande

PORDENONE – I giovani studenti delle 6 sezioni della Prima media Pier Paolo Pasolini di Rorai Grande a Pordenone hanno accolto l’assessore all’istruzione Alberto Parigi e il formatore Matteo Maria Giordano dell’associazione M.E.C. (Media, Educazione e Comunità), interpretando con flauti, tastiere, archi e percussioni alcuni brani musicali. Questo momento di festa è culminato nella consegna ai ragazzi dei Patentini per lo Smartphone, a conclusione di un percorso sull’uso consapevole di internet e dei social che ha coinvolto 125 ragazzini.

Spiega il formatore Matteo Maria Giordano: «Con la consegna odierna dei Patentini è terminata una fitta serie di attività che quest’ultimo anno ha impegnato quasi 400 ragazzi delle Medie della nostra città: sono infatti 125 gli studenti di Rorai, oltre 170 quelli della Lozer di Torre, circa 80 quelli del Centro Storico, che hanno partecipato alle lezioni mirate per fornire competenze in merito a sicurezza informatica, a diritti e responsabilità nelle relazioni online, emozioni digitali, all’informarsi correttamente online e alle dipendenze digitali.

Il patentino non coinvolge solo i ragazzi ma anche i loro genitori, che sono impegnati parallelamente in un percorso di formazione su opportunità e rischi della rete. In questi percorsi è indispensabile la collaborazione tra scuola e famiglie, perché sono loro i principali attori che ruotano attorno ai nostri ragazzi e che sono per loro dei punti di riferimento».

Il progetto fa parte del piano pluriennale del Comune per contrastare bullismo e cyberbullismo. Il piano, voluto dall’assessore all’istruzione Alberto Parigi, è iniziato lo scorso anno scolastico e l’Amministrazione ha incaricato un pool di esperti che entrano negli istituti di ogni ordine e grado con attività formative e informative coordinate con quelle degli altri enti, dalle scuole all’Asfo.

Attraverso gli interventi durante le assemblee di istituto questo progetto è arrivato anche a migliaia di ragazzi delle scuole superiori di Pordenone. Inoltre sono stati richiesti anche numerosi interventi a favore dei genitori degli studenti dell’ISIS Zanussi, di Grigoletti e Leopardi Majorana, per far conoscere il mondo in cui vivono i loro figli, favorendo così il dialogo con questi ultimi.

​«Questo è un progetto in cui il Comune crede molto – spiega l’assessore Parigi – ed ha coinvolto bambini, ragazzi, genitori ed insegnanti, dalle elementari alle superiori. Un progetto che si è attuato in modo silenzioso, senza clamore, al fine di migliorare il tessuto giovanile e sociale della nostra città. Questi interventi positivi fanno meno notizia dei casi di bullismo che vengono schiaffati in prima pagina, ma siamo certi che la consapevolezza sull’uso intelligente dello smartphone possa essere un importante strumento per i nostri figli».

​Aggiunge Giordano: «Anche alla Pier Paolo Pasolini l’apporto del Comune è stato fondamentale perché, a fronte di ben 6 classi Prime, senza il prezioso contributo dell’Amministrazione saremmo potuti entrare col nostro progetto soltanto in 2 di esse».
​Durante la consegna i ragazzi hanno letto alcune brevi riflessioni sul percorso che hanno compiuto.

Nei loro resoconti emerge la consapevolezza che per utilizzare la rete serva rispetto delle regole, ascolto, tolleranza, cortesia e che sono necessari diritti e doveri per affrontare al meglio la vita quotidiana. Internet è certamente una risorsa, ma il suo potenziale non va sottovalutato. Un insegnamento per gli utenti di tutte le età.




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