A Pordenone è “ottomarzo tutto l’anno”. Le iniziative del Protocollo dei 50 comuni

PORDENONE – «Dove non c’è parità compiuta tra i generi, non può esserci democrazia compiuta e completa. Questo ci fa comprendere quanto il lavoro di appianare quel gap che si è storicamente creato tra i due generi, sia e debba essere quotidiano e di tutti, nell’ottica di creare una società migliore, più equa e più giusta con una effettiva parità, che non sia solo sulla carta. Non a caso l’equità di genere è un obiettivo specifico, ma anche trasversale dell’Agenda Onu. Il nostro dunque è un impegno per tutto l’anno, che vuole anche essere molto concreto per generare quel cambiamento imprescindibile e necessario».

Con queste parole l’assessore alle pari opportunità Guglielmina Cucci si esprime in occasione della pubblicazione del calendario di iniziative per l’8 marzo, comunque mantenuto come segno simbolico e mediatico tramite il Protocollo dei 50 comuni per la parità di genere (on line sul sito del Comune e in costante aggiornamento), articolandosi in una serie di appuntamenti diffusi su tutto il territorio tra film, incontri, mostre, presentazioni di libri, spettacoli, concerti a tema.

Un pensiero condiviso anche dalla Commissione Pari Opportunità che, come riferisce la presidente Chiara Cristini «lavora con incontri mensili restando in contatto con la società locale, per rilevare i fabbisogni emergenti e proporre all’amministrazione metodi, progetti e interventi che siano in grado di contribuire efficacemente alla valorizzazione della presenza femminile nella città consapevoli che, nonostante gli ampi passi in avanti compiuti, rimangano ancora ampi divari di genere in diversi ambiti, con impatti su tutta la società. Un lavoro forse poco conosciuto che abbiamo voluto promuovere attraverso un video pubblicato sul sito e sul canale youtube del Comune».

La primavera 2024 segna tra l’altro l’avvio di una collaborazione del Comune di Pordenone con il Comune di Porcia per la collaudata rassegna Donne Protagoniste, mentre proseguirà a grande richiesta “Petra, Percorsi Territoriali di parità”, percorso partecipato volto a valorizzare e mettere a sistema i risultati emersi dai precedenti progetti realizzati dal Comune, che nella sua seconda fase si pone l’obiettivo di arrivare a un Piano territoriale di parità.

Dopo il primo anno di sperimentazione, si consolida il percorso formativo a cura di ComPa Fvg, promosso dal Comune di Pordenone e dal tavolo per le politiche di genere Anci Fvg, presieduto dalla stessa Guglielmina Cucci, rivolto sia al personale degli enti pubblici regionali che agli amministratori e amministratrici, con l’obiettivo di promuovere una maggiore equità delle politiche pubbliche attraverso i dati, l’informazione e la sensibilizzazione sulle disuguaglianze di genere, gli strumenti di programmazione e la gestione delle risorse economiche e umane.

A introdurre gli specifici moduli tematici di approfondimento rivolti ad amministratori e funzionari, nonché il Percorso formativo di ruolo rivolto specificamente ai componenti delle Commissioni Pari Opportunità e C.U.G. sarà un convegno, in programma il 19 marzo a Palazzo Badini.

Di grande interesse è il focus sulla medicina di genere, che si esplicherà attraverso due convegni, uno di carattere scientifico (19 aprile, Auditorium della Regione) realizzato da Asfo con il patrocinio del Comune, e l’altro di carattere istituzionale divulgativo (il 10 aprile), sempre promosso dal Comune di Pordenone e Asfo in collaborazione la Regione, che vuole essere una giornata volta a raccogliere le fila di quanto finora fatto nel campo della Medicina di Genere nel pordenonese, con approfondimenti sugli aspetti medici da parte di professionisti del settore e una tavola rotonda focalizzata sugli aspetti sociali e culturali, con il coinvolgimento e la partecipazione degli stakeholder del territorio.

Grazie a un finanziamento regionale verrà inoltre avviato a breve un progetto – Meraki – dedicato all’integrazione delle donne immigrate. Fondamentale rimangono il dialogo e le sinergie con le realtà associative e culturali del territorio come con Cinemazero, che attraverso il Pordenone Docs Fest presenterà e darà risalto alla presenza di tematiche di genere nei lavori in rassegna, o col Paff!, con cui è in cantiere una progettualità specifica sul graphic journalism al femminile.




Condividi