A Pordenone i giovani del Parlamento europeo

PORDENONE – È la città di Pordenone che ospita da martedì 19, fino a sabato 23 aprile la 50^ Sessione Nazionale del comitato italiano dello European Youth Parliament (EYP), il Parlamento Europeo dei Giovani, associazione internazionale che raggruppa e coordina 40 Comitati Nazionali che lavorano a livello nazionale per la promozione dei valori del rispetto, del confronto, della multiculturalità e dell’autonomia di pensiero attraverso l’organizzazione di momenti di scambio, discussione e incontro.

Ogni anno EYP coinvolge oltre 30.000 giovani cittadini europei di età compresa tra i 15 e i 25 anni da oltre 40 stati in quasi 500 eventi in ogni angolo d’Europa, organizzati da oltre 3.000 giovani volontari: per tutti l’opportunità di arricchire il proprio bagaglio culturale e le capacità personali, ponendosi come un momento di incontro e scambio per la creazione di un’Europa unita nel rispetto delle diversità.

L’iniziativa vedrà la partecipazione di circa 100 studenti tra i 15 e i 18 anni da tutta Italia nelle vesti di delegati e di uno staff di circa 40 giovani internazionali tra i 18 e i 25 anni che, riuniti nella città di Pordenone da ieri, si ritroveranno a discutere su temi di attualità secondo le stesse modalità dei dibattiti parlamentari nelle istituzioni comunitarie, inclusi lavori in commissione e una assemblea plenaria.

In apertura dei lavori assembleari, i saluti di Alberto Parigi, assessore all’Istruzione e alle Politiche giovanili del Comune di Pordenone: «Uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale – afferma Parigi – è fare di Pordenone una città dei giovani, rendendoli protagonisti.

Abbiamo fin da subito sostenuto sia economicamente che logisticamente e progettualmente questi giovani provenienti da tutta Europa, tramite una collaborazione tra il mio assesorato e quello delle Politiche Europee della collega Samanta Miot.

Abbiamo fatto anche in modo che la loro permanenza a Pordenone venga accompagnata dalla scoperta della nostra città e del suo patrimonio culturale, orgnaizzando ad esempio una visita guidata al Museo civico cittadino sabato 21 aprile».
78 studenti italiani e 7 studenti greci, supportati da 13 professori accompagnatori e 40 membri dello staff internazionale, si metteranno in gioco cercando soluzioni concrete ai problemi che ci circondandano, basandosi sulla peer education.

Lingua ufficiale per i lavori programmati dal 20 al 23 aprile nelle aule e nell’Auditorium dell’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei, presso la Casa Zanussi in via Concordia 7, sarà l’inglese.

L’evento ruoterà, in modo particolare, intorno al tema dell’economia sostenibile, al fine di individuare quale approccio adottare all’interno dell’Unione Europea, dei costi del mercato farmaceutico e delle cure mediche, sempre meno sostenibili, di sostenibilità del mercato del lavoro, di transizione digitale e automazione, di sostegno all’occupazione femminile, di ambiente e inquinamento, con focus sulle scelte dell’industria automobilistica, bisogni energetici europei e dipendenza da produttori extra Europa.

La prima giornata sarà dedicata alla formazione dei membri dello staff e la seconda al Team Building: i delegati, divisi in gruppi (committee) a seconda delle loro preferenze, verranno guidati da un membro dello staff (chairperson) in attività mirate a creare un ambiente confortevole in cui lavorare nei giorni successivi.

Durante il terzo e il quarto giorno i ragazzi saranno occupati nelle attività di Committee Work: ogni committee, guidato dal suo chairperson, inizierà ad analizzare il tema di attualità assegnatogli, identificando i problemi principali e, attraverso un dibattito costruttivo tra i delegati, cercherà di addivenire a possibili soluzioni.

Il lavoro di questi due giorni si concretizzerà infine in una risoluzione, sullo stile di quelle del vero Parlamento Europeo, che verrà presentata dal committee alla Assemblea Generale durante l’ultima giornata dell’evento.

In questa occasione, i delegati prenderanno parte a una simulazione di assemblea parlamentare e, attraverso molteplici speeches e rounds of debate, analizzeranno le risoluzioni proposte dalle diverse commissioni per poi decidere con una votazione se approvarle o meno.

Durante tutto il corso dell’evento, i delegati saranno osservati dai membri della giuria che, in base al loro operato e al feedback ricevuto dai chairpersons, selezioneranno i membri per le delegazioni italiane nelle prossime Sessioni Internazionali di EYP.
«Un’opportunità unica per i giovani -spiegano Anita Broshka, Leonardo Mantovani e Mattia Zen (Head Organisers)- per poter allenare soft skills sempre più richieste nella società di oggi: problem solving, capacità di dibattere e di lavorare in gruppo, saper tenere uno speech davanti ad un ampio pubblico, avvicinarsi alla cittadinanza attiva ed entrare in contatto con culture e modi di pensare diversi da quelli a cui sono abituati».

L’evento è realizzato con il supporto di Istituto Regionale Studi Europei Friuli-Venezia Giulia, Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e Monsile, Comune di Pordenone, Camera di Commercio Pordenone-Udine e altre realtà locali, con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea a Milano, della Camera dei Deputati e della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia.




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