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venerdì , 27 Dicembre 2024

Arlecchino errante, 19esima edizione dedicata al rapporto musica-teatro

PORDENONE – Dal 21 agosto al 20 settembre il 19esimo festival dell’Arlecchino errante animerà Pordenone e provincia con circa 20 appuntamenti proposti dalla Scuola Sperimentale dell’attore con il sostegno di enti pubblici e aziende private.

Alla base dell’edizione 2015 dello storico festival c’è la magia del rapporto tra la musica e il teatro riassunta nella formula “Music in acting, acting by music”. Il programma che verrà svelato nella conferenza stampa del 24 agosto, risponde al titolo di Muz_akt.

LA PRIMA – Il primo assaggio del festival si avrà il 21 agosto alle 21 nel convento di San Francesco in piazza della Motta a Pordenone, all’interno della tradizionale preview pordenonese del festival regionale di arte contemporanea Maravee. Claudia Contin Arlecchino e Ferruccio Merisi presenteranno la versione specifica del loro spettacolo “Il comportamento ridisegnato”, che per l’occasione avrà come sottotitolo “Catarsi dell’incurabile”. Uno spettacolo/studio per una drammaturgia d’attore a partire dalla pittura di Egon Schiele, che “Maravee” ha selezionato per aprire la sua edizione 2015 dedicata al mito della “Therapy” come ossessione fisica della perfezione.

PREMIO – Nell’attesa degli ultimi preparativi, è stato annunciato il vincitore del premio “la Stella de l’Arlecchino Errante”, che viene consegnato ogni anno alla carriera di un grande artigiano del teatro. Giovedì 10 settembre alle 18.30 nell’ex convento di San Francesco di Pordenone la Stella sarà consegnata a Danio Manfredini, artista milanese che in carriera ha vinto tre premi Ubu (i più importanti per il teatro in Italia) unendo a quella sul palco anche una carriera musicale. “Un grande artista – ha spiegato il direttore artistico del festival Ferruccio Merisi – che si potrebbe definire “trasversale” a tutto il teatro contemporaneo. Con il suo stile inconfondibile ha praticato eccellenza con la parola e con il corpo, con le strutture  classiche e con le avanguardie più pure, appoggiandosi sempre di più su una visione musicale della composizione scenica, al punto di iniziare anche avventure concertistiche e discografiche”.

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