Art&Food, in migliaia in centro nonostante il meteo inclemente

PORDENONE – Ci sono almeno due ragioni, entrambe importanti, per essere soddisfatti della prima edizione di Art & Food, l’iniziativa svoltasi lo scorso weekend nel centro città organizzata dal Comune di Pordenone in partnership con ConCentro, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone – Udine e altri player istituzionali tra cui la Regione.

La prima è che «la manifestazione, stante Covid19, è nata come tante altre in questo 2020 con i peggiori auspici possibili – ha commentato Silvano Pascolo, amministratore unico di ConCentro –: abbiamo dovuto rinviarne la collocazione in calendario (da giugno a ottobre) con mille incognite legate alla costante evoluzione del quadro pandemico, quindi anche all’effettiva possibilità di effettuare i meeting programmati per assaggi e degustazioni che erano una porzione importante, direi fondamentale, dell’offerta.

Credo quindi che quasi 800 iscritti agli incontri nelle location di palazzo Montereale Mantica, chiostro di San Francesco e piazza XX Settembre, dove tutto si è svolto nella più rigida osservanza delle norme di prevenzione alla diffusione del virus, siano un risultato straordinario che fa il paio con le diverse migliaia di visitatori che, nonostante le condizioni meteo non proprio ottimali, hanno invaso le vie del centro cittadino».

La seconda ragione, come aggiunge Guglielmina Cucci, assessore alle Attività Produttive del Comune di Pordenone, è che «non era certo facile proporre un evento nuovo in una città dinamica ed effervescente come Pordenone, ricca di manifestazioni di ogni genere. Ora, a iniziativa conclusa, posso dire che la sfida è stata vinta e l’obiettivo raggiunto, considerando anche tutte le difficoltà oggettive che abbiamo dovuto affrontare, dal maltempo all’emergenza sanitaria. L’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero la qualità delle proposte – ha detto ancora Cucci – è stato pienamente raggiunto, un fatto incontrovertibile riconosciuto da tutti. Questo ci dà l’entusiasmo e l’energia di pensare alla prossima edizione, ancora più ricca e coinvolgente».




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