PORDENONE – L’aerocampo della Comina torni alla sua attività di volo e riprenda quel ruolo che è sempre stato punto di riferimento per il territorio non solo per gli appassionati del volo ma anche per l’industria aeronautica che vi gravita, turismo e sport.
Una città come Pordenone che vanta una storia secolare della pista della Comina, prima scuola di volo in Italia agli inizi del 900, superi le difficoltà economiche e burocratiche e offra la possibilità ai tanti piloti del pordenonese di tornare a svolgere la loro attività sportiva.
Non solo: un aeroporto attrezzato con una pista magari in cemento, palazzine e servizi può essere un punto di riferimento importante – l’aerocampo di Rivoli di Osoppo lo dimostra – per attività di turismo aereo e, ovviamente, di lavoro e servizi di soccorso.
Lo sostiene Mauro Capozzella ex consigliere regionale e attuale coordinatore provicniale del M5S del pordenonese in merito alla richiesta dei tanti piloti dell’aeroclub della Comina al senatore Luca Ciriani per la ripresa della attività di volo dell’aerocampo della Comina.
I parlamentari locali, ministro Luca Ciriani in testa, si adoperino affinché l’aeroporto pordenonese possa riaprire agli appassionati e venga potenziato e dotato di strutture adatte per avviare una seria attività di volo per chi usa i piccoli aerei per spostamento sia per turismo che per lavoro.
Una parte della Comina va poi attrezzata per l’attività del volo notturno per gli elicotteri del servizio regionale di elisoccorso che possono gravitare sui nosocomi di Pordenone e Sacile. Una storia secolare quella della Comina che deve trovare una pronta soluzione e definizione fra gli attori della sua attuale chiusura e che diventi uno dei punti elettorali della prossima campagna politica per il rinnovo di sindaco e giunta a Pordenone.