Fidapa e la “resilienza” di Chiara Vergani contro la violenza

PORDENONE – La FIDAPA, sezione di Pordenone, ha celebrato la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne 2023, sabato 25 novembre, presso l’Ex Convento di San Francesco, con la presentazione del libro di Chiara Vergani “Resilienza Compagna di Vita”.

Ha aperto i lavori l’Assessora alle Pari Opportunità e Politiche Sociali Guglielmina Cucci che, portando i saluti istituzionali del Comune di Pordenone, ha sottolineato quanto il termine resilienza sia diventato frequente ed attuale negli ultimi anni a causa della pandemia e che oggi risulta fondamentale come chiave di volta per superare le tante difficoltà nella lotta contro la disparità di genere e la violenza sulle donne. Gli uomini devono imparare a gestire questi sentimenti di rifiuto e sconfitta con consapelvolezza e responsabilizzazione.

A seguire la Presidente FIDAPA, Morena Cristofori, al suo primo evento ufficiale dall’inizio del mandato di Presidente, riferendosi al diffuso fenomeno di femminicidio e alla scelta del tema della resilienza, ha espresso la propria opinione in merito, evidenziando la necessità di non “colpevolizzare gli uomini” e di aiutarli, poichè a causa del cambiamento del ruolo della donna nella società, dimostrano di avere poca capacità nel gestire il proprio disagio rispetto alle scelte determinate e di autonomia delle donne, che, al contrario, attraverso esperienze di generazioni hanno raggiunto un grado di maggiore resilienza e di adattabilità ai cambiamenti e alle difficoltà.

L’autrice del libro “Resilienza Compagna di Vita” Chiara Vergani , scrittrice e insegnante, è specializzata in psicopedagogia e si occupa soprattutto di devianza giovanile, tematica alla quale si dedica con passione da tempo, svolgendo formazione in particolare sul bullismo e cyberbullismo, sia nelle scuole che in conferenze per associazioni in tutto il territorio nazionale.

Vergani ha spiegato come nel libro il tema della “resilienza” venga affrontato con un approccio integrato dal suo nascere e quindi con una ricerca fililogico-letteraria e socio-filosofica nella prima parte, con testimonianze di esperienze di vita ed interviste nella seconda e con studi e progetti scolastici nella terza. La presenza di poesie di varie autrici tra cui la Vergani stessa, amplificano in modo artistico la tematica trattata.

Quale esperta criminologa e studiosa nel settore ha anche dichiarato che la società patriarcale non ammazza. I femminicidi sono il risultato di patologie, malattie sulle quali non c’è stato un controllo. Bisogna affidare agli insegnanti e agli specialisti nelle scuole il compito di esercitare gli allievi “alla resilienza”, alle sconfitte.

Durante l’evento le esecuzioni di giovani e bravissimi musicisti, quali il brillante chitarrista e cantautore Alberto Boschiero e la valente violinista Vittoria Marsibilio, si sono alternate sul palco a delicati momenti di reading con la poetessa Sandra Conte e l’attrice Rosanna La Chiana.

La celebrazione Fidapa del 25 novembre ha visto anche la commovente e straziante testimonianza di una donna vittima di violenza familiare da parte del proprio cognato.

La Fidapa nella persona di Morena Cristofori Presidente e Annamaria Poggioli, Past Presidente, si sono strette con solidarietà al dolore di questa ennesima donna in un taciuto contesto di violenza da parte di un uomo, aprendole simbolicamente le porte dell’associazione e della solidarietà.
Ha concluso i lavori il giudice Raffaella Garofalo che ha messo in evidenza la frequenza di situazioni di violenza fisica, psicologica ed economica all’interno delle relazioni uomo-donna e la difficoltà che ancora esiste da parte delle vittime di liberarsene. Ha inoltre sottolineato quanto venga penalizzata la vita delle giovani donne che sempre di più temono di incappare in un uomo violento.

L’appello è innanzitutto alle istituzioni che sempre di più devono sostenere le donne in pericolo con strutture e presidi a garanzia della loro incolumità, ma anche agli uomini la cui assenza si nota sempre in occasioni in cui si parla e si fa formazione a favore della prevenzione di situazioni che possono sconfinare nella violenza.

Il messaggio continua ad essere lo stesso, questa volta rivolto non solo alle donne ma anche agli uomini: aprirsi, parlare, non aver paura di farsi aiutare e soprattutto essere forti e resilienti.
Sempre!

Antonietta Maria Di Paola




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