Finanza scopre truffa a danni Regione Fvg, tre denunce

PORDENONE – Non avevano creato alcun nuovo posto di lavoro, né alcun contributo reale all’economia della regione era arrivato dal trasferimento a Pordenone di una società di Treviso, che aveva pure percepito i contributi regionali pensati per favorire nuovi insediamenti produttivi.

Un imprenditore e due consulenti d’azienda sono così stati denunciati per indebiti finanziamenti regionali a favore delle nuove attività produttive.

Lo informa la Guardia di Finanza di Pordenone. A scoprire la truffa, il Nucleo di Polizia Tributaria di Pordenone che ha denunciato il rappresentante legale di una società per azioni trevigiana per aver truffato la finanziaria regionale Friulia Spa per circa 1,5 milioni di euro.

L’uomo aveva indotto Friulia a sottoscrivere 600 mila euro di azioni di nuova emissione grazie alla complicità di due professionisti, anche loro denunciati, ideatori di un falso business plan relativo al trasferimento dal Veneto a Pordenone della sede operativa della società, specializzata nella fabbricazione di strutture lamellari in legno.

L’imprenditore aveva inoltre operato per aumentare il capitale sociale da 90 mila a 1,9 milioni di euro, di cui 800 mila mediante il conferimento di un brevetto industriale, 420 mila versati da una società edile amministrata dallo stesso rappresentante legale e 80 mila di tasca propria.

Altri due finanziamenti di Friulia Spa, di 545 mila e 330 mila euro, avevano fatto seguito a quello di 600 mila euro relativo all’aumento di capitale.

I finanzieri hanno tuttavia scoperto che l’unico apporto di capitale era dovuto agli 1,5 milioni di euro erogati da Friulia, in quanto il brevetto non aveva valore economico, il finanziamento di 420 mila euro era stato subito retrocesso alla società erogante e gli 80 mila euro personali erano stati compensati con imprecisi crediti.

La Guardia di Finanza ha inoltre stabilito che le fidejussioni rilasciata a garanzie del finanziamento erano state rilasciate dalla stessa società edile sottoscrittrice dell’aumento di capitale, già in grave stato di insolvenza.

Ulteriori accertamenti hanno portato infine alla scoperta di una frode fiscale di quasi due milioni di euro in capo alla società trevigiana e alla denuncia del legale rappresentante per bancarotta.

A seguito delle violazioni accertate, è stato disposto dal gip, su richiesta della Procura di Pordenone, il sequestro a carico del legale rappresentante dell’impresa di conti correnti, fabbricati e altri beni mobili per circa 1,5 milioni di euro, pari alle somme illecitamente ottenute dalla Regione Fvg.




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