Lions Club Naonis dona buoni spesa Coop a Servizi Sociali Comune

PORDENONE – Il Lions Club Naonis e il Club Satellite Musica per la Solidarietà, rappresentati dalle rispettive presidenti Fabia Panfilio e Patrizia Avon, con il vice presidente di Lions Marco Buttazzi, hanno consegnato al sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e all’assessore alle politiche sociali Guglielmina Cucci 120 buoni spesa Coop Alleanza 3.0, destinati alle famiglie con minori che presentano disabilità o che versano in difficoltà economiche e sociali.

​I buoni spesa, del valore unitario di 50 euro, saranno poi distribuiti dai Servizi Sociali del Comune a 13 famiglie pordenonesi, tenendo conto dei criteri individuati dal consiglio direttivo del Lions.

I requisiti necessari impongono che nel nucleo familiare siano presenti dei minori e che l’Isee sia inferiore o uguale a 10 mila euro, con valutazione delle condizioni di disagio della famiglia da parte dell’assistente sociale. I buoni consentiranno alle famiglie di fruire di beni alimentari e generi di prima necessità nei punti vendita Coop di Pordenone.

​La donazione è frutto della raccolta fondi realizzata durante il Galà di musica e solidarietà “Cinema, Emozioni in Musica” che si è tenuto a febbraio al Teatro Verdi e che ha visto esibirsi, presentati da Silvia Spironelli e con la direzione artistica di Patrizia Avon, l’Ensemble Armonia, Fadiesis, il Coro Primo Vere diretto da Mario Scaramucci, la Compagnia Erredanza (con coreografie di Rossella Avon), oltre agli artisti Vittoria Marsibilio, Alberto Mazzola, Stefania Fassetta, Bruno Sebastianutto, Paolo Pessina, Gianni Fassetta, Elisabetta Ghebbioni, Alice Populin Redivo, Dewis Antonel e Patrizia Bozzolan.

«Per noi il Galà benefico – ha commentato Fabia Panfilio – è un’occasione per essere vicini al nostro territorio. Istituzioni, privati, associazioni, giovani appassionati di danza, di musica, amici e sostenitori del Lions Naonis hanno offerto un esempio di lavoro di squadra a favore della solidarietà».

La serata, infatti, è stata possibile grazie al coinvolgimento di Coop Alleanza 3.0, CiviBank Gruppo Sparkasse, Vestire Sorelle Ramonda, Realcable, Musicatelli Associazione familiari diabetici e Associazione socioculturale Alle Grazie.
​Afferma il sindaco Ciriani: «Abbraccio con compiacimento questa bella iniziativa, che si ripete da ben 10 anni.

Il rischio che corre una città benestante come Pordenone è quello di non riuscire ad individuare tutte le sacche di marginalità sociale o di povertà. Sebbene negli anni la rete sociale pubblica si sia irrobustita con sforzo ed impegno da parte del Comune, coprendo la maggior parte dei bisogni dei cittadini, esistono ancora dei casi di disagio.

Fortunatamente ci vengono in aiuto le associazioni come il Lions Club che, coniugando amore per la cultura e solidarietà, ci consentono di essere ancor più capillari nel dare una mano a chi è in difficoltà. Questi buoni spesa sono la manna dal cielo per tante famiglie e permettono alle nostre Politiche Sociali di rafforzare ancor di più quella rete di protezione a favore di chi vive un disagio».

​«La solidarietà – ribadisce l’assessore Cucci – è una componente relazionale importante di questa città, espressione della comunità locale, che si affianca ai Servizi Sociali nell’individuazione e nella risposta ai bisogni emergenti generati da fragilità o problematiche sociali.

Questa grande spinta volontaristica rappresenta i valori, i principi e l’identità del nostro territorio, unitamente alla capacità di mettersi in rete, ed è una dimensione di grandissimo pregio.

Ne è testimonianza l’elevato numero di sodalizi impegnati in tanti settori, che contribuiscono a rafforzare il tessuto sociale e il senso di comunità, dando risposte concrete ad emergenze e bisogni ed inserendosi in alcuni interstizi lasciati scoperti dalla pubblica amministrazione.

Un esempio su tutti lo abbiamo visto con l’accoglienza dei profughi ucraini. La donazione odierna – conclude Cucci – è destinata alle famiglie con minori in difficoltà, una delle aree di fragilità maggiormente attenzionata dai Servizi Sociali».




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