Nel 2026 il Congresso nazionale Fidas in Friuli occidentale

PORDENONE – A Sanremo l’Afds Pordenone ha fatto centro due volte. La delegazione pordenonese è rientrata ieri dalla cittadina ligure dove ha partecipato al 62° Congresso nazionale Fidas, la federazione di cui fa parte e che è la seconda realtà legata alla donazione di sangue in Italia per numero di donatori e di donazioni raccolte.

L’Afds Pordenone ha raggiunto due importanti traguardi, che al tempo stesso rappresentano altrettanti impegni: la nomina del vicepresidente provinciale dell’associazione, Ivo Baita, a consigliere nazionale Fidas per il Nord-est e l’assegnazione a Afds Pordenone dell’organizzazione del Congresso nazionale Fidas del 2026, che si terrà nel mese di maggio di quell’anno per la prima volta in Friuli occidentale.

«Questo importante impegno organizzativo – commenta soddisfatto il presidente provinciale dell’Afds, Mauro Verardo – vedrà impegnata la nostra associazione nell’organizzazione dell’evento per gli oltre 200 delegati, con anche il compito di mostrare le bellezze e le eccellenze del nostro territorio agli oltre 2.000 donatori e simpatizzanti che sfileranno a Pordenone la domenica a chiusura del Congresso».

Per Baita, già presidente dell’Afds Pordenone tra il 2014 e il 2022, è la seconda volta che riceve dall’assemblea la carica di consigliere nazionale Fidas. Baita è uno dei due rappresentati del Friuli Venezia Giulia nel Consiglio direttivo nazionale e uno dei quattro del Nord Est. «È una bella soddisfazione – commenta – considerando che sono stato votato dai delegati di tutta Italia, segno che è stato apprezzato il lavoro da me svolto nel precedente mandato, quando ero responsabile organizzativo dei congressi. Ma è soprattutto una responsabilità, che mi assumo con piacere e con la voglia di impegnarmi all’interno del Direttivo nazionale a lavorare per gestire al meglio ogni questione legata al dono del sangue».

Il nuovo consiglio direttivo si riunirà tra due settimane per definire la distribuzione degli incarichi.

Solidarietà e generosità umana sono i valori che hanno caratterizzato il 62° Congresso nazionale Fidas. Un appuntamento che, oltre ai due giorni di lavori assembleari e l’elezione delle nuove cariche, ha coinciso anche con i festeggiamenti per la 41° Giornata del Donatore Fidas.

Al centro del dibattito c’è stata l’importanza dell’autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti quale obiettivo strategico da raggiungere per il Paese, sia in condizioni normali sia nei periodi di criticità e il confronto su come modelli diversi e best practices possano essere utilizzati quali strumenti efficaci per garantire l’appropriatezza della gestione della risorsa sangue.




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