Nuova scuola secondaria “Giuseppe Lozer”: tutto pronto per l’inizio delle lezioni

PORDENONE – Inaugurazione della nuova scuola secondaria di 1° grado “Giuseppe Lozer” a Torre di Pordenone venerdì 6 settembre alla presenza del sindaco reggente Alberto Parigi, dell’assessore al PNRR Alessandro Ciriani, del Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, del Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, nonché del dirigente scolastico Vladimiro Giacomello e dei docenti.

Come promesso dall’Amministrazione e nel completo rispetto del cronoprogramma, l’11 settembre 2024 gli studenti entreranno in una scuola realizzata ex novo, rispondente ai più moderni criteri di costruzione, sismicamente sicura, il cui impatto energetico è quasi pari a zero, dotata di sistemi e tecnologie d’avanguardia, accessibile alle persone che presentano disabilità e dotata di spazi ampi e confortevoli per il benessere dei ragazzi e dei loro insegnanti.

​L’edificio è stato costruito sul suolo in cui sorgeva il prefabbricato che un tempo ospitava gli alpini e la sua erezione non ha comportato nessuna interruzione delle lezioni. Infatti, lo scorso anno scolastico si è svolto e concluso regolarmente all’interno del vecchio fabbricato (situato accanto alla Nuova Lozer), che in questi giorni verrà demolito per consentire entro fine primavera 2026 la realizzazione del nuovissimo auditorium e della palestra. Nel frattempo i giovani studenti potranno svolgere le attività motorie nell’adiacente palestrina della scuola primaria Beato Odorico, raggiungendo quest’ultima in totale sicurezza attraverso un passaggio realizzato ad hoc.

Per consentire lo svolgimento dei lavori di cantiere in via Zara, durante quest’anno scolastico l’unico accesso alla Nuova Lozer avverrà da via Piave accanto alla fioreria, tra il civico 40 e il 42.

DETTAGLI E NUMERI

​La Nuova Lozer è una scuola sicura dal punto di vista sismico e accessibile alle persone portatrici di Handicap. Sotto il profilo energetico le emissioni dell’edificio sono quasi pari allo zero grazie alla realizzazione di un efficace isolamento e al grande impianto fotovoltaico collocato sul tetto, non impattante poiché non visibile da terra e predisposto per l’installazione di batterie di accumulo.

​Le aule sono di dimensioni maggiori rispetto ai minimi di legge, curate dal punto di vista acustico, riscaldate a pavimento, raffrescate tramite ventilazione meccanica che ne garantisce la qualità dell’aria e con vetrate ampie dalle quali la luce solare può essere mediata tramite tendaggi meccanizzati. Inoltre l’edificio presenta una rete di cablaggi che ne assicura la connettività in ogni locale ed è munito di impianto antintrusione.

​Gli spazi interni sono così suddivisi su tre piani per ospitare fino a 525 studenti: 22 aule, 3 aule BES dedicate ai ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (un’aula BES per ogni piano), una biblioteca, 2 aule di informatica, una di tecnologia, una di arte e alcuni laboratori. Al piano terra si trovano inoltre l’aula insegnanti, un’infermeria, l’archivio, la copisteria e un deposito strumenti. In attesa della realizzazione del grande auditorium, un ampio spazio polifunzionale è destinato ad aula di musica. Infine, ciascuno studente avrà a disposizione un armadietto personale in cui riporre le proprie cose.
​«Da amministratore pubblico e da genitore – afferma il sindaco reggente Alberto Parigi – provo grande soddisfazione perché i nostri figli avranno la possibilità di godere di una scuola moderna e sicura.

Sono convinto che un ambiente nuovo, all’avanguardia e sicuro sia importante per migliorare il benessere degli studenti e la qualità dello studio. La Lozer – continua Parigi – è solo una delle scuole che stiamo realizzando in città o sulle quali effettuiamo interventi di manutenzione. Narvesa, Beato Odorico, Grigoletti con la sua mensa, la costruzione del nuovo asilo nido di Torre. Accanto a questi, sono moltissimi gli interventi di edilizia scolastica, di sostegno alle scuole per i nostri ragazzi, di progetti anti bullismo e percorsi formativi».

​L’opera, il cui costo complessivo ammonta a 11 milioni 174 mila euro, è stata finanziata per 3 milioni dal PNRR, per 4 milioni 700 mila euro da fondi regionali e per 3 milioni 414 mila euro dal Comune di Pordenone. Il forte incremento dei prezzi e la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, dovuti ad una situazione socio-politica internazionale critica, ha fatto lievitare anche il costo complessivo dell’opera. Tuttavia queste difficoltà sono state gestite in modo tale da non compromettere la qualità dell’edificio. Prossimamente il Comune riceverà i fondi statali GSE, dedicati a quelle opere che possiedono parametri energetici d’eccellenza.
​«Realizzare delle opere – puntualizza l’assessore al PNRR Alessandro Ciriani – risulta facilmente una scelta impopolare, perché causa di disagi per i cittadini, di problemi da risolvere nei cantieri, di norme a cui attenersi.

Il report fatto stilare nel 2017 dal consigliare regionale Alessandro Basso fece emergere allora un quadro disastroso sull’edilizia scolastica in città. Oggi, grazie ad un faticoso lavoro d’equipe, siamo riusciti ad ottenere i finanziamenti necessari per la costruzione di questa grande scuola che non rappresenta solo un edificio a se stante, ma fa parte di un contesto culturale e di formazione. Un risultato storico eccezionale per la nostra città».

​«Con la realizzazione della Nuova Lozer – concludono l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Verdichizzi e quello all’urbanistica Lidia Diomede – il Comune non si è limitato a sostituire un inadatto e obsoleto edificio scolastico, ma piuttosto ha voluto arricchire un’area del quartiere di Torre, dotandola di nuovi servizi utili alla collettività».

​Infatti, la palestra di prossima realizzazione – omologata CONI con 150 posti a sedere –, assieme all’auditorium con le relative aule di musica e ad una pista ciclabile che passerà proprio accanto alla scuola, costituiscono importanti tasselli di un quadro ben più ampio di riqualificazione del quartiere, certamente a servizio della scuola ma anche a disposizione delle associazioni e dell’intera comunità.




Condividi