PORDENONE – Assieme e in prima fila nell’investire sui giovani e sulla formazione del pubblico, nel creare dei percorsi di lettura della nostra epoca attraverso la letteratura che approda a teatro. Queste le direttrici strategiche della partnership che si è consolidata tra Fondazione Friuli e Teatro Verdi di Pordenone, all’insegna delle parole d’ordine qualità e originalità.
«Non solo una collaborazione, bensì una sinergia culturale che si concretizza nel sostegno e nell’impegno della Fondazione Friuli, uno dei partner più importanti e autorevoli del Teatro Verdi, nel contribuire a dare vita a uno specifico programma di progetti, che si traducono in spettacoli, concerti, laboratori, incontri, formazione. A unirci, è l’impegno sociale e morale nel voler investire sui giovani, valorizzandoli, promuovendoli, offrendo loro occasioni di formazione» ha spiegato oggi Giovanni Lessio presidente del Teatro Verdi nel corso di una conferenza stampa congiunta nella sede udinese di Fondazione Friuli a Palazzo Contarini.
«Il sostegno alle politiche culturali e in particolare verso i giovani, è uno dei cardini dell’attività della Fondazione, perché è nelle mani dei giovani che affidiamo il nostro futuro, ed è a loro che dobbiamo fornire gli strumenti di conoscenza e di cultura» ha sottolineato Giuseppe Morandini, Presidente di Fondazione Friuli.
«Alla formazione dedichiamo gran parte dei nostri sforzi. I progetti Educational si rivolgono a ragazzi e bambini che frequentano le scuole del territorio, dalle Scuole dell’Infanzia fino alle secondarie di secondo grado – ha precisato Marika Saccomani direttrice del Verdi – Coinvolgiamo direttamente più di 12.000 persone e sono 36 le iniziative condivise con Fondazione Friuli. Inoltre, porre particolare attenzione alle nuove generazioni e alle scuole ci ha permesso di arrivare al quarto posto a livello nazionale per le proposte di opera lirica per bambini, davanti a noi solo a Milano Brescia e Como, sede istituzionale di As.Li.Co. Un rapporto intenso con il corpo docenti e le scuole in continua crescita».
Nell’ambito della valorizzazione dei giovani e dell’alta formazione, la scelta di mettere in cartellone giovani talenti del territorio nei “Concerti delle 18”, realizzato grazie al supporto della Fondazione Friuli e avvalendosi della nuova convenzione attivata con il Conservatorio J. Tomadini di Udine.
Si tratta di sei concerti di musica classica, sei date aperte ai giovani musicisti – i primi due concerti hanno registrato il tutto esaurito – appuntamenti di carattere divulgativo con giovani talenti del pianoforte, tre dei quali curati da Maurizio Baglini (consulente per la Musica del Teatro) e tre dal Conservatorio Tomadini. «Realizzare una rassegna concertistica all’interno della stagione di un teatro, con giovani musicisti e futuri professionisti del territorio, significa mettere a valore il nostro patrimonio e le nostre ricchezze» ha commentato Virginio Zoccatelli direttore del Conservatorio J. Tomadini di Udine.
I concerti delle 18 concretizzano uno dei tre assi principali della partnership Teatro Verdi-Fondazione Friuli, ovvero la valorizzazione dei giovani, cui si aggiungono i percorsi di approfondimento e la formazione del pubblico, sia dei giovani che degli adulti, a cui sono rivolti in particolare anche gli appuntamenti a tu per tu con gli attori protagonisti degli spettacoli in cartellone, come è già avvenuto per il grande maestro del teatro italiano Carlo Cecchi, intervistato dal critico Gianfranco Capitta, e come accadrà per Umberto Orsini (in programma per il debutto regionale e l’avvio della tournée nazionale da Pordenone del nuovo spettacolo prodotto da Orsini per la regia di Alessandro Serra – 22,23,24 febbraio).
L’innovazione in scena e per il pubblico si sono concretizzate con la nuova rassegna, “Tra Letteratura e Teatro” performance tra scena e scrittura, tra palco e pagina avviati lo scorso settembre con Maria Paiato e il suo “Una e una notte” di Ennio Fliano, seguito dal debutto nazionale di “Ex Chimico. Primo Levi e il suo secondo mestiere” – produzione del Teatro grazie alla sinergia con Fondazione Friuli – di e con Sonia Bergamasco.
L’originale percorso curato da Natalia Di Iorio per il Verdi, si è arricchito con l’appuntamento con Concita De Gregorio e Gaia Saitta per le iniziative legate alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, seguito a novembre dall’adattamento de “La Signorina Else” di Arthur Schnitzler per la magistrale regia di Federico Tiezzi. “Tra letteratura e Teatro” si concluderà a maggio con il lavoro di teatro-civile di Fabrizio Gifuni dedicato ad Aldo Moro “Con il vostro irridente silenzio” (in programma il 16 maggio). Un Teatro costruttore di sinergie per il territorio per vocazione, insieme alla Fondazione, ha coinvolto attorno a “Tra letteratura e Teatro” la media partnership di RAI RADIO TRE.
Le scuole. Gli studenti e gli insegnanti sono al centro dell’attenzione di Teatro e Fondazione: è quindi particolarmente significativa la presenza in conferenza stampa anche della docente Sara Sacilotto della Scuola “Lombardo-Radice” di Pordenone, a testimonianza della proficua collaborazione attivata con le scuole di ogni ordine e grado.
Dopo la replica de “La Traviata” (produzione del Verdi di Trieste) lo scorso ottobre con 412 presenze, prenderà forma nel mese di marzo il percorso dedicato all’opera lirica con le con le produzioni As.li.co. legate alle celebri pagine dell’Elisir d’amore nelle sue declinazioni Opera Kids, per 1450 bambini e 110 insegnanti delle Scuole dell’infanzia, e Opera Domani per 6350 studenti e 510 insegnanti.
Il settore Educational, nel suo insieme, coinvolgerà 9732 partecipanti, tra insegnanti e studenti, con 22 repliche di spettacoli. Mentre, i corsi di formazione coinvolgono 507 docenti accreditati e 27 scuole dell’infanzia per lezioni di canto e musica connesse a Opera Kids. Questi i numeri raggiunti dal Teatro di Pordenone, che, come detto, si attesta al quarto posto a livello nazionale per la lirica proposta ai bambini, dopo Milano, Como e Brescia.
La musica protagonista con il percorso “Scatole Sonore” due incontri per 900 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, curati da Maurizio Baglini, Alberto Massarotto e Paolo Locatelli e dedicati alla musica per il cinema in vista del concerto di Norma Winstone e Mario Brunello (in calendario il 20 marzo) e a Beethoven e le sinfonie, per il grande concerto-evento del prodigio del pianoforte Alexander Malofeev (in cartellone il 30 marzo).