Piano City: la generosità della città protagonista del festival

PORDENONE – La generosità della città, delle persone che hanno aperto le porte di casa propria accogliendo amici e sconosciuti, delle associazioni che hanno donato il proprio tempo e forze per dare un contributo, dei partner istituzionali che hanno fin da subito creduto nel progetto, degli appassionati di musica arrivati da tutto il triveneto (significativa la partecipazione di persone arrivata dal Veneto) e oltre, sfidando persino la pioggia sabato mattina pur di ascoltare il pianoforte: la prima edizione di Piano City Pordenone si chiude nel segno del ringraziamento e della soddisfazione.

Si punta ora all’edizione 2020, nel tentativo di ripetere il tutto esaurito della Piano Battle che venerdì sera ha inaugurato ufficialmente il festival al Capitol, così come nell’entusiasmante concerto di sabato sera al Verdi con Pasquale Iannone che ha eseguito alcune pagine memorabili del repertorio pianistico.

Tutto esaurito anche in molti concerti, tra cui il carosello di esibizioni con i migliori allievi delle scuole di musica private e pubbliche. Per due giornate le note sono rimbalzate da un lato all’altro del centro, intrecciando una conversazione di musica, di note e di applausi.

Grande soddisfazione anche per gli House Concert, vera anima della manifestazione, che «fanno rivivere oggi i concerti cameristici dei tempi di Schubert, perciò la sfida sempre più per i prossimi anni, è ai proprietari di case, fatevi concorrenza e aprite le porte alla musica» ha esortato il pubblico Andreas Kern (ideatore di Piano City Berlin nel 2010) rimasto a Pordenone per tutto il festival, anche lui ospite inaspettato assieme a Paul Cibis sabato durante i concerti nelle abitazioni.

A risuonare sono state le abitazioni di pordenonesi appassionati di musica: Paolo Zuzzi, Enrica Billiani, Samuele Stefanoni, Elena Toscano figlia della storica insegnante di musica Rosetta Toscano, la storica casa di Pia Baschiera Tallon in collaborazione con l’omonima Fondazione, la corte Policreti, la sede della scuola Farandola, e ancora lo spazio privato Galleria Asquini.

«Ciascuno ha dato un contributo essenziale alla manifestazione. Abbiamo visto bambini suonare, ragazzi correre tutto il giorno da un pianoforte all’altro, sono loro i maggiori protagonisti di questa manifestazione» commenta Luigi Rosso, presidente del Comitato Piano City Pordenone che ha organizzato la manifestazione, con la collaborazione del Comune di Pordenone.

«Siamo una squadra di appassionati, di volontari, abbiamo lavorato per mesi per creare delle reti nel nostro territorio e la risposta della città è stato quanto più ci ha sorpreso. Il ringraziamento maggiore va inoltre ai musicisti che sono venuti a colorare di musica la nostra città» prosegue Rosso, che guardando al prossimo anno annuncia «stiamo già pensando a qualche novità e a come far scoprire la la città in modo ancora nuovo nella prossima edizione. Nei prossimi mesi saremo pronti a portare la musica in luoghi ancora più inusuali e nelle fabbriche».

Molti i partner della manifestazione, senza il cui contributo il festival non sarebbe stato possibile: l’associazione la Cifra per il supporto insostituibile, Yamaha, MP Poles per la professionalità e i cui pianoforti hanno ricevuto lo straordinario plauso di tutti musicisti, Wasabit e Regia per aver dato a Piano City il colore, Cartimballo e Tipolitografia Martin per averlo realizzato.

E tutte le associazioni e istituzioni che ci hanno supportato e ospitato, dalla Storica Società Operaia alla Camera di Commercio, dai commercianti che hanno adottato un pianoforte assieme a Sviluppo e Territorio, alle tante imprese che sono state in questi mesi interlocutrici di cultura, la Fondazione Crup per il sostegno, il Comune di Pordenone per aver sposato e sostenuto questa manifestazione.

Sono stati tantissimi i messaggi di supporto e apprezzamento sulla pagina Piano City Pordenone di Facebook, telecamera aperta su tutto il festival, con migliaia di like e condivisioni.

IL FESTIVAL
Piano City Pordenone è il festival pianistico organizzato dal Comitato Piano City Pordenone grazie alla collaborazione con i partner istituzionali Comune di Pordenone, Fondazione Friuli, Regione Friuli Venezia Giulia, Teatro Verdi di Pordenone, Unindustria Pordenone, Camera di Commercio di Pordenone Udine, Concentro, Sviluppo e Territorio, Promoturismo FVG, Pordenone Turismo, Consorzio Zona Industriale Ponterosso, Gsm. E con le partnership dei privati Dolomia, Friulovest Banca, Marcolin, Electrolux, Pmi, Salamon Immobiliare, Visotto, Park Hotel Pordenone, Neos, Mozzon, Primeballoons, Ferronato, Ordine degli architetti di Pordenone, Autopiù, Yamaha, Wasabit, Regìa Comunicazione, Mp Musica, Visivart, Tipolitografia Martin, Cartimballo, Paff, la Cifra, Storica Società Operaia di Pordenone, La taverna di Mister O, Monic, I Templari Centro Sportivo.

Foto: Elisa Caldana




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