Polizia arresta 25enne extracomunitario sorpreso a spacciare

PORDENONE – Nelle ultime settimane la Polizia di Stato della Questura di Pordenone ha fortemente intensificato l’attività di contrasto e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti ed ha, in particolare, potenziato i controlli ed i servizi all’interno del Parco Querini già oggetto di diverse segnalazioni da parte dei cittadini quale luogo abituale di ritrovo di stranieri, per lo più extracomunitari, dediti al bivacco ed al consumo di alcolici e stupefacenti.

Nell’ambito di questi servizi, lo scorso 24 giugno gli agenti della Squadra Mobile traevano in arresto un cittadino originario dell’Angola, pluripregiudicato, in regola sul territorio nazionale, senza fissa dimora, che veniva sorpreso all’atto di cedere una dose di hashish all’interno del parco. L’uomo venina dapprima condotto in carcere e poi, convalidato l’arresto, il GIP sostituiva la misura detentiva con quella del divieto di dimora nella provincia di Pordenone.

Tuttavia l’uomo, contravvenendo a quanto impostogli dalla misura cautelare veniva più volte controllato nel comune di Pordenone nei giorni successivi all’applicazione della misura cautelare; inoltre le investigazioni condotte nei suoi confronti dagli agenti della Squadra Mobile coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, dr. Federico Baldo, consentivano di appurare che l’uomo non solo aveva violato le prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria ma insensibile rispetto alla misura cautelare a suo carico aveva continuato la sua attività di spaccio all’interno del parco cedendo dosi di hashish anche a minori.

In considerazione di quanto emerso dalle indagini il pubblico ministero procedente richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che veniva eseguita dagli agenti delle volanti della Questura di Pordenone che rintracciavano l’uomo proprio all’interno Parco Querini e, ultimate le formalità di rito, lo traducevano in carcere.




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