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giovedì , 10 Aprile 2025

Pordenone Docs Fest, gran finale con omaggio a Walter Murch

PORDENONE – Domenica 6 aprile, il gran finale del Pordenone Docs Fest. Le Voci del Documentario, quest’anno, si fa in tre, con la premiazione dei film in concorso, il cineconcerto sui 130 anni dell’immagine in movimento e la proiezione di Her Name Was Moviola, il ritratto di uno straordinario protagonista: il montatore tre volte premio Oscar Walter Murch. L’appuntamento è alle 21 a Cinemazero, con i giurati Roberto Minervini, Martina Parenti e Sara Fgaier, che assegneranno il Gran premio della Giuria e gli altri riconoscimenti del festival.

Segue, sul grande schermo Il Cinema: 130 anni dopo, uno spettacolo di immagini e musica per festeggiare l’anniversario di una forma espressiva capace di raccontare storie, di emozionare, di far sognare, sin dalla sua nascita, il 28 dicembre 1895. L’origine del cinema è all’insegna del documentario, dello sguardo sulla realtà, anche se, fin dai primissimi filmati, la fiction non è mancata. Il cineconcerto mostra una selezione di rarissimi cortometraggi di centotrent’anni fa, con l’accompagnamento musicale del pianista pluripremiato e compositore Daniele Furlati. L’evento è in collaborazione con La Cineteca del Friuli.

Infine, la proiezione del documentario Her Name Was Moviola, alla presenza del regista Howard Berry, è una lettera d’amore cinematografica alla mitica macchina di montaggio Moviola, una vera chicca per gli appassionati di cinema.

Diversi gli appuntamenti anche durante la giornata. Alle 14:30 c’è la proiezione di The Fabulous Gold Harvesting Machine, di Alfredo Pourailly De La Plaza, un viaggio in un luogo sperduto del Cile, dove un padre e un figlio si sostengono a vicenda, alle prese con una miniera d’oro infruttuosa e una macchina futuristica.

Alle 16, si sta tra l’America Latina e il Sudtirolo, con My Boyfriend El Fascista di Matthias Lintner, che narra la sua storia vera, di uomo di sinistra, e del suo compagno Sadiel, attivista deluso dalla Cuba comunista. A causa delle divergenze politiche, la loro relazione muta profondamente. Interviene l’autore, fotografo, attore e regista. La proiezione è in collaborazione con il Bolzano Film Festival e ArciGay Udine – Fûr!

Alle 18 è la volta dell’attesissimo The Bibi Files di Alexis Bloom, che svela per la prima volta le registrazioni segrete degli interrogatori della polizia, alla base del processo per corruzione al premier israeliano Benjamin “Bibi” Netanyahu. Il film, attualissimo, vietato in Israele, mostra come Netanyahu non abbia mai voluto rinunciare al potere, offrendo una sponda all’estrema destra pur di mantenerlo. I suoi sforzi per evitare la condanna hanno scosso la stabilità del Paese e gli equilibri globali. La sua natura senza scrupoli ha plasmato il Medio Oriente oggi, con conseguenze catastrofiche.

Per l’omaggio a Roberto Minervini, presidente di giuria di questa edizione del festival, alle 14:30 è in programma What You Gonna Do When the World’s On Fire?, una riflessione sul razzismo in America, e insieme il ritratto intimo di una comunità che combatte per la giustizia, la dignità e la sopravvivenza.

Interviene in sala il regista che, in seguito, alle 17:15 in Mediateca a Palazzo Badini, terrà una masterclass per illustrare il suo lavoro, che combina in modo unico tecniche di cinema di finzione e documentario. Con I dannati, il suo primo film completamente di finzione, ha vinto il premio per la miglior regia nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes. Modera Alessandro Stellino, critico cinematografico e festival programmer.

La giornata conclusiva del festival dedica un momento di approfondimento al cinema del futuro, fatto non più solo di sale per la visione, ma hub culturale, luogo ibrido di aggregazione e socialità, dove vivere molteplici esperienze collettive legate al mondo dell’audiovisivo.

L’appuntamento è alle 11 a spazioZero, che rappresenta, per Cinemazero, questo nuovo volto del cinema: dalle proiezioni alle esperienze condivise, socialità, comunità e innovazione. Grazie ai recenti finanziamenti e a una rinnovata consapevolezza degli operatori, anche in Italia – e Pordenone è all’avanguardia – le sale cinematografiche sono protagoniste di una rivoluzione che le sta trasformando da semplici luoghi di proiezione a spazi polifunzionali.

Durante l’incontro verranno presentati esempi innovativi e virtuosi di cinema europei, con uno sguardo alle opportunità future e all’impatto di questo processo sul pubblico e sul modello di business. Intervengono Mathilde Narros, delegata italiana di Europa Cinemas, Michele Crocchiola, direttore della Fondazione culturale Stensen di Firenze, Simone Gialdini, direttore generale di ANEC, Tomaso Quilleri del Cinema Moretti di Brescia. Modera il presidente di Cinemazero Marco Fortunato.

Non manca, come sempre, l’attenzione ai più giovani: alle 16:30 in Mediateca a Palazzo Badini c’è Pordenone in super 8, laboratorio per ragazzi a cura della videomaker e attivista Alessandra Beltrame, per scoprire il fascino della pellicola nel formato cinematografico amatoriale che per decenni ha immortalato ricordi, viaggi e storie di famiglia.

Continuano anche le proiezioni delle due retrospettive del festival: Per un “Nuovo Cinema Palestina” e Bella Ciao! Resistenza e Liberazione dal fascismo nel documentario del dopoguerra, a cura dello storico e critico del cinema Federico Rossin.

Dalle 19:30, per gli Aperidocs! musicali, a SpazioZero, si esibiscono i Dhuma Dance, di Robert Cosmin alla drum machine, Denis Chivilò alle tastiere, Luca Durofil al basso e Marco Magris alla chitarra. La band fonde ritmi e culture, dove il groove pulsante incontra vibrazioni psichedeliche, in un nuovo universo tropicale ultraterrestre

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