PORDENONE – L’ex Battirame è un edificio caro ai pordenonesi, sito di archeologia industriale nel quale in passato sorgevano antichi opifici e fabbriche che sfruttavano l’acqua della roggia e del laghetto San Carlo ad esso attiguo.
Alcuni anni or sono l’Amministrazione fece un censimento delle proprietà comunali dal quale emerse che il Comune risultava proprietario di numerosi immobili, anche importanti e di pregio, completamente abbandonati e dimenticati.
Da allora il Comune ha cercato spasmodicamente fondi europei, ministeriali o regionali per sistemare il patrimonio della nostra città. Uno dei più importanti tra questi edifici è l’ex Battirame, la prima centrale idroelettrica di Pordenone, simbolo della sua storia industriale.
«Grazie ad un intervento di riqualificazione, ammodernamento e recupero di alcuni parti storiche – puntualizza il sindaco Alessandro Ciriani – l’ex Battirame sarà trasformato in edificio fondamentale per lo sviluppo della città. Come posto di aggregazione per giovani e anziani e come punto di riferimento per il turismo lento, unirà la funzione sociale con quella aggregativa e di tempo libero. Avrà infatti una foresteria dedicata agli sportivi, ai runners e ai bikers, che da qui potranno trovare un ottimo punto di appoggio per le loro escursioni lungo il bellissimo circuito di piste ciclabili di cui Pordenone è dotata».
Spiega l’assessore all’urbanistica Lidia Diomede: «È in corso l’appalto integrato per la realizzazione della struttura che andrà a riqualificare l’edificio storico. Si sta predisponendo il progetto esecutivo, che sarà completato entro dicembre 2023, mentre i lavori inizieranno a marzo 2024. Si prevedono 450 giorni per la realizzazione dell’opera, pertanto l’inaugurazione dovrebbe avere luogo entro giugno 2025».