Rosset “anche quest’anno, niente Panevin in Comina”

PORDENONE – “Con enorme dispiacere mi vedo costretto a dare una non non bella notizia ai miei cari concittadini. A gennaio, per il terzo anno consecutivo, non si svolgerà il tradizionale “Panevin”.

A scriverlo è Eugenio Adriano Rosset, cittadino pordenonese, già presidente dell’Opera Sacra Famiglia, secondo cui “dopo oltre vent’anni di tradizione, a causa dei rischi legati al Covid, si è deciso a titolo precauzionale lo stop del più importante momento di aggregazione del Friuli Occidentale, nell’area verde della Comina, organizzato da Cittadella della formazione e della solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia, Associazione Panorama, ProPordenone, Gruppo Alpini Pordenone e tanti altri sodalizi, con il sostegno del Comune di Pordenone”.

“Dovremo aspettare un altro anno per ritrovarci tutti assieme davanti al “Panevin” più grande del Friuli Occidentale, recitando filastrocche e litanie augurali in dialetto pordenonese struggenti e nello stesso tempo ironiche tipiche del nostro passato contadino, semplice e schietto; vedere i bambini, accompagnati dai genitori, dare fuoco con le fiaccole alla grande pira epifanica; gustare tutti assieme, piccoli e grandi, nuovi e vecchi cittadini, ricchi e poveri, pinza e vin brulè, pasta e fasioi, “muset” e brovada. Senza perdere mai d’occhio l’andamento del fumo, perché “se le falve le va a mattina, ciòl su’l sac e va a farina. Se le faive le va a sera, Pan e poenta e le faive
fa piena a caliera”.

Da non dimenticare che il “Panevin” della Comina è “ecologico”, rispettoso dell’ambiente, aperto a tutta la cittadinanza e in particolar modo a tutte quelle associazioni o a gruppi di persone che, per rispetto delle regole “anti-inquinamento, negli anni si erano viste costrette a rinunciare al proprio falò epifanico.

Per salvaguardare l’aspetto ambientale e nello stesso tempo la trasmissione delle tradizioni, nel gennaio 2013 la Cittadella della formazione e solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia, ProPordenone e Associazione Panorama avevano creato il primo falò “ecologico” di una lunga serie: la pira è composta soltanto di legno e ramaglie di legno e lo spegnimento veniva effettuato da personale professionista, secondo i principi della combustione eco-sostenibile: l’acqua veniva nebulizzata e lo spegnimento avveniva per soffocamento.

“Non è un addio al “Panevin”: tornerà, ne sono sicuro – conclude Rosset –  più grande di prima. E con questo entusiasmo vi auguro, miei cari concittadini, Buon Natale e un prospero 2023”.




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