Slow Food e Fipe, il cibo giusto per tutti

PORDENONE – Scambio di auguri fra le casette di Natale allestite nel capoluogo fra il presidente slow food della condotta del pordenonese Emiliano Buffo, l’assessore Walter De Bortoli, il responsabile della Proloco locale Franco Tonus e Fabio Cadamuro che guida il settore dei pubblici esercizi di Ascom-Fipe (nella foto).

E’ stata un’occasione anche per far conoscere la storia e le finalità del movimento che tutela e da valore al cibo giusto per tutti, nato nel 1986 da Carlo Petrini.

«Slow Food segue i principi del cibo buono: quello fresco, stagionale, gustoso e pulito. Oltretutto è un prodotto che non inquina, trasportato per distanze brevi e rispettoso del lavoro di chi lo produce grazie alla scelta di materie prime poco trattate» ha spiegato Buffo nel ring delle casette. Per Cadamuro questa associazione ha «un approccio innovativo all’educazione alimentare e del gusto; molto attenta ai vari aspetti del cibo, dalla terra al piatto».

Su questi obiettivi sarà avviata nei prossimi mesi una collaborazione fra Fipe e Slow Food per far conoscere i prodotti tipici del nostro territorio e, più in generale, quelli del Friuli Venezia Giulia.

L’incontro si è concluso con la degustazione di una zuppa di fagiolo antico di San Quirino e ciccioli di pitina Igp (presidi Slow Food del pordenonese), magistralmente preparata dallo chef, nonché consigliere nazionale Fipe giovani, Federico Mariutti dell’osteria Turlonia di Fiume Veneto.




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