Successo per il progetto “Vado sul Sicuro”, oltre un migliaio gli studenti raggiunti

PORDENONE – L’obiettivo generale è la riduzione del livello di incidentalità, della mortalità e degli esiti invalidanti degli infortuni stradali nella popolazione in generale ed in particolare nei gruppi a maggiore rischio, quali la fascia giovanile nel territorio provinciale pordenonese, grazie ad azioni di sensibilizzazione, formazione e controllo.

Ci riferiamo al progetto “Vado sul Sicuro”, promosso dal Comune di Pordenone con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e IRSS. Principali attori dell’iniziativa sono stati il settore Politiche europee del Comune, guidato da Federica Brazzafolli e il Corpo Intercomunale di Polizia Locale Pordenone–Cordenons, diretto dal comandante Maurizio Zorzetto.

La realizzazione di attività formative e di sensibilizzazione è rivolta a diversi target di riferimento ovvero giovani, quali beneficiari diretti del progetto, ma anche educatori (insegnanti, allenatori, etc.) e famiglie, quali “moltiplicatori dell’azione preventiva e di contrasto”.

Puntando sulla prevenzione, il progetto sviluppa parte delle sue attività nelle scuole secondarie di secondo grado, in quanto si propone di facilitare la consapevolezza nella fascia giovanile 14-18 anni dei rischi di incidentalità legati alla guida, ove le determinanti comportamentali siano eccesso di velocità, abuso di alcool, sostanze stupefacenti/psicotrope e mancato o non corretto utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

A fine 2023 sono stati oltre un migliaio i ragazzi raggiunti, attraverso attività in 16 diversi istituti superiori della provincia di Pordenone, Istituto Federico Flora, Liceo Grigoletti, Istituto Vendramini,IAL, Liceo Leopardi Majorana, Istituto Mattiussi, Istituto Pertini, ITST Kennedy, Naonis Studium e ISIS Zanussi di Pordenone; Liceo Galvani di Cordenons, IIS IlTagliamento di Spilimbergo, ISIS Sarpi e Liceo Le Filandiere di San Vito al Tagliamento, Liceo Torricelli di Maniago e ISIS Sacile Brugnera di Sacile, vale a dire tutti a eccezione dei Licei Pujati di Sacile.

La stessa attività è stata proposta nei 4 centri giovani presenti a Pordenone, frequentati da giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni in orario doposcuola: Casa delle Attività di Vallenoncello, CAG Largo Cervignano e Via Pontinia di Rorai Grande, HUB 381 del Centro e Fondazione Ragazzi in Gioco di Villanova.

In un’ottica di contrasto al fenomeno, tra i maggiorenni patentati, i giovani adulti (nell’accezione europea, 18-29 anni) sono stati raggiunti sia con la campagna di comunicazione, sia con la collaborazione del Consorzio Universitario Pordenonese sia con le attività nei luoghi di aggregazione.

Attività formative e di sensibilizzazione hanno visto coinvolti ragazze e ragazzi fino ai 17 anni, beneficiari diretti del progetto, ma anche giovani adulti patentati tra i 18 e i 29 anni, educatori (insegnanti, allenatori, etc.) e famiglie, protagonisti parimenti in quanto “moltiplicatori dell’azione preventiva e di contrasto”.

Il progetto, realizzato in sinergia con la Prefettura di Pordenone, l’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, l’Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio territoriale di Pordenone, e il Comune di Cordenons, ha ricevuto un finanziamento di 303 mila euro dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oltre alle scuole, “Vado sul sicuro” è stato ospitato anche nelle piazze e in altri luoghi d’aggregazione, per raggiungere i ragazzi over 18 e gli adulti: una tappa del progetto ha già toccato, lo scorso novembre, la Fiera di Pordenone durante “Punto di Incontro 2023” e il Consorzio universitario di Pordenone.

Importante anche le attività di formazione rivolte agli adulti:
il webinar “Prevenzione dell’incidentalità alcol e droga correlata: come promuovere lo sviluppo dei fattori di protezione”, riservato a insegnanti, genitori ed educatori, si è svolto il 15 marzo con il supporto dell’Istituto di Ricerca Sviluppo e Sicurezza (IRSS).
Ciascun giovane, in base all’influenza di fattori protettivi e di rischio, risponde in modo del tutto singolare alle sfide evolutive che lo chiamano in causa anche in relazione alla possibilità di sviluppare delle forme di dipendenza e assumere comportamenti a rischio. I fattori di protezione costituiscono delle variabili di natura personale o ambientale in grado di contrastare o addirittura annullare l’influenza dei fattori di rischio. In questo incontro sono state messe in evidenza, anche a seguito dei risultati di ricerche a livello locale, le modalità di sviluppo dei fattori protettivi come elementi su cui far leva per incentivare, a livello educativo, un percorso di crescita sano e coerente.
Relatore è stato Andrea Mian e sono intervenuti Morena Cristofori, Assessore alle Politiche Europee del Comune di Pordenone, e Stefano Rossi, Consigliere comunale delegato allo svolgimento di compiti di collaborazione con il Sindaco in materia di presidio civico delle aree critiche, analisi ed elaborazione di strategie di prevenzione e contrasto dei comportamenti devianti. A moderare, Gabriele Felci, Istituto Ricerca Sviluppo e Sicurezza (IRSS). L’incontro è stato registrato ed è disponibile alla cittadinanza sul canale Youtube del Comune di Pordenone al seguente link: https://youtu.be/aKt4Ukr9gYo

L’evento formativo e informativo “Facciamo un tagliando alla patente”, riservato ad adulti patentati da oltre 20 anni, si è svolto in presenza il 20 giugno a Cordenons.
I contenuti sono stati: segnaletica stradale e norme di comportamento sulla strada (novità), principali cause degli incidenti stradali, stato psicofisico dei conducenti, nozioni di responsabilità civile e penale, omissione di soccorso e le disposizioni sanzionatorie.

Nelle notti di venerdì 1, sabato 2, venerdì 15 e sabato 16 dicembre, il corpo di Polizia locale del distretto Friuli Occidentale, ha dato corso a quattro servizi di controllo per il contrasto alla guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti.

Dalle 22,00 alle 02,00 sono stati predisposti posti di controllo, assistiti da due ambulanze per ogni notte, che hanno viste impegnate un totale di 8 pattuglie automontate coordinate dal commissario capo Candido, nella serata di venerdì, e dal Comandante Zorzetto il sabato. Sono stati controllati in totale 137 veicoli ed i relativi conducenti che hanno condotto all’accertamento di 5 casi di circolazione in stato di ebbrezza alcolica con relativo ritiro per sospensione della patente di guida, un caso di violazione dell’articolo 186-bis (neopatentato con tasto alcolemico superiore allo zero assoluto), una violazione per circolazione senza copertura assicurativa e un illecito penale per violazione testo unico stupefacenti.

“L’abuso di sostanze alcoliche e l’assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti – dichiara il Comandante del Corpo Intercomunale di Polizia Locale Pordenone – Cordenons, dott. Maurizio Zorzetto – costituisce da sempre una grave piaga, che colpisce trasversalmente diverse fasce di età, elevando il livello di attenzione e preoccupazione sociale anche a causa di un abbassamento dell’età in cui questo fenomeno si manifesta e le conseguenze che si patiscono, in termini di sicurezza stradale, sono ragione di un doveroso attenzionamento delle istituzioni, sia in termini di azioni di contrasto e repressione del fenomeno, sia sotto forma di iniziative di educazione e informazione, rivolte a tutti gli stakeholder, al fine di responsabilizzare gli utenti rispetto ai rischi verso i quali ci si espone con l’assunzione di queste sostanze quando ci si mette in strada, ma soprattutto rendere consapevoli i più giovani che la vita è preziosa e non è un “videogioco” che consente di “ricominciare” una nuova partita dopo la scritta “game-over”.

“Preciso dovere delle Istituzioni è quello di osservare le evoluzioni del contesto sociale, l’insorgere di devianze e l’analisi delle conseguenze derivanti al fine di intervenire, attraverso meccanismi di socializzazione secondaria ed azioni di prevenzione e repressione delle condotte che possono minare i livelli di sicurezza generale, tutelando contestualmente coloro che possono essere “vittime inconsapevoli” di comportamenti illeciti, così come chi si esponga colposamente a pericoli nella convinzione che talune situazioni capitano sempre e solo ad altri. Il progetto “Vado sul Sicuro” muove proprio in questa direzione e siamo molto orgogliosi di averne potuto fare parte ed essere stati in grado di poterlo offrire alla nostra comunità, con un significativo impegno e sforzo che ha coinvolto una pluralità di attori, riconoscendo a questa iniziativa il valore di un investimento sociale che guarda al futuro e non piuttosto un’iniziativa fine a se stessa”.

Maurizio Pertegato




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