Unindustria-sindacati, sottoscritto accordo violenza luoghi lavoro

PORDENONE – È stato sottoscritto ieri, 19 luglio, tra Unindustria Pordenone e le organizzazioni sindacali provinciali, l’Accordo territoriale per il contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro.

Il direttore di Unindustria, Paolo Candotti, dopo aver ricordato la tradizione pordenonese nelle relazioni sindacali, ha spiegato che «il documento, che discende da uno europeo e nazionale, è stato opportunamente integrato con impegni più precisi e stringenti.

Siamo andati ben oltre aspetti – peraltro molto importanti – come quello dell’informazione e della formazione entrando nel novero contrattuale; non limitandoci quindi a dichiarazioni di intenti ma mettendo nero su bianco ciò di cui abbiamo dibattuto e su cui abbiamo comunemente concordato, un vero e proprio salto culturale».

Per Carla Franza (Cgil) «gli ottimi rapporti con Unindustria hanno consentito di integrare sensibilmente l’accordo nazionale con contenuti attagliati alle esigenze del Pordenonese. Riteniamo importante, ora, che la Territoriale impegni i datori di lavoro a sottoscrivere l’inaccettabilità di determinati, eventuali comportamenti».

Luciana Fabbro (Cisl) ha aggiunto che «lavorare in un ambiente sereno contribuisce all’aumento della produttività e soprattutto all’innalzamento della condizione psicofisica dei lavoratori.

Il patto siglato oggi va nella direzione di frenare contrasti in partenza, di impedire molestie anche di natura psicologica che sappiamo essere le più difficili da individuare e le più dannose in termini di ricadute sulla spesa sociale».

Mauro Agricola (Uil) ha aggiunto che «spesso certi episodi vengono sottaciuti e non è detto che questioni come quelle di cui stiamo dibattendo oggi i riguardino solo i vertici delle imprese».

Il rappresentante della Uil ha infine dato atto a Unindustria di essersi sempre resa disponibile a sottoscrivere accordi a beneficio del sistema economico produttivo, un confronto che «ha giovato sempre a tutti».

Secondo la Presidente del GGI, Lia Correzzola, intervenuta brevemente, «all’aumentare della qualità del lavoro aumenta quella del Territorio che diventa molto più attrattivo che in precedenza».

Il documento ribadisce che «la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza, che i comportamenti molesti o la violenza subiti nei luoghi di lavoro vanno denunciati e che tutte le componenti coinvolte nel processo produttivo hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza».

Unindustria e Sindacati, sottoscrivendo l’Accordo, si sono tra l’altro impegnate a promuovere «azioni volte a incoraggiare comportamenti coerenti con gli obiettivi di tutela della dignità delle donne e degli uomini nell’ambiente di lavoro, non escludendo la possibilità di adottare misure organizzative ritenute di volta in volta utili alla cessazione immediata dei comportamenti molesti tra le quali anche il trasferimento in via temporanea tra reparti e/o uffici o in altre unità produttive compatibilmente con le esigenze organizzative aziendali nel rispetto delle disposizioni contrattuali.

Tali misure, come l’individuazione delle esigenze organizzative aziendali – è scritto ancora nell’Accordo – saranno oggetto di intese tra le rappresentanze territoriali delle parti sottoscrittrici i contratti collettivi nazionali di riferimento».

Le parti hanno altresì convenuto che la formazione aziendale potrà essere l’occasione per promuovere e diffondere tra i dipendenti ed i dirigenti la cultura del rispetto della persona e che nei programmi di formazione del personale, predisposti dalle aziende, venga promossa la lettura e la diffusione dell’accordo dei relativi allegati.

Unindustria e sindacati hanno concordato anche sul fatto sia centrale, nel garantire un ambiente di lavoro sicuro, sereno e rispettoso della dignità di ciascuno, il ruolo del sistema di prevenzione e protezione.

A tale scopo è previsto, in coordinamento con l’O.P.P. cui tale testo è stato inviato per competenza, che verrà diffuso il presente accordo a tutti gli R.S.P.P. e ai “medici competenti” delle imprese associate».




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