Vinitaly, a Principi di Porcia e altre importanti cantine italiane l’etichetta green del Ministero

PORCIA – Francesco La Camera, direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, e Nicola Privato, direttore Generale di Dnv-Gl (uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale) sono intervenuti a Vinitaly per rilasciare gli attestati Viva ad alcune importanti cantine italiane che si sono conquistate l’ambita etichetta di sostenibilità: la friulana Principi di Porcia, rinomata soprattutto per la propria produzione di vini Pinot Grigio, e la modesene Cantina Settecani, eccellenza per il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop.

Viva è il progetto del Ministero dell’Ambiente  per la misurazione delle performance di sostenibilità nel settore vitivinicolo.

Per ciascun elemento rilevante per lo svolgimento dell’attività – aria, acqua, vigneto e territorio  – Viva prevede un disciplinare tecnico che definisce metodologie di monitoraggio, sistemi di controllo e valori essenziali per operare in un’ottica di sostenibilità. Le aziende in linea con quanto previsto dal disciplinare ottengono – dopo verifica di terza parte – la possibilità di fregiarsi dell’etichetta Viva che, posizionata direttamente sulla bottiglia, informa i consumatori che quello che si apprestano a stappare è un “vino sostenibile”.

Il progetto Viva (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è stato sviluppato dal Ministero in collaborazione con un pool di importanti enti di ricerca (Agroinnova dell’Università di Torino, il Centro Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica di Milano e il Centro di ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia) e con il supporto dell’ente di certificazione DNV GL.




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